l'inchiesta

Piani pandemici non aggiornati, in Procura l'ex direttore generale del Ministero

Giuseppe Ruocco, in particolare, è stato direttore generale della prevenzione prima di Ranieri Guerra

Piani pandemici non aggiornati, in Procura l'ex direttore generale del Ministero
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Se non quello della svolta, oggi (lunedì 18 gennaio) potrebbe essere comunque un giorno decisivo nell’ambito dell’inchiesta in corso per epidemia colposa condotta dalla Procura di Bergamo. Si è infatti presentato dai magistrati Giuseppe Ruocco, uno dei dirigenti chiave del Ministero negli ultimi 13 anni e, in particolare, direttore generale della prevenzione prima di Ranieri Guerra.

Negli uffici di piazza Dante è arrivato anche il virologo Andrea Crisanti, nominato dai pm consulente dell'inchiesta, per assistere all'audizione di Ruocco. Alle domande dei cronisti in merito ai tempi necessari affinchè depositi la sua consulenza, Crisanti ha risposto che saranno necessari ancora una trentina di giorni.

Gli inquirenti vogliono far luce soprattutto in merito al tema riguardante il mancato aggiornamento dei piani pandemici italiani. Un caso emerso dopo la pubblicazione e l’immediata rimozione dal sito dell’Oms di un rapporto che è diventato un documento chiave dell’inchiesta della Procura e che era stato portato all’attenzione dell’opinione pubblica e dei magistrati grazie all’azione del comitato Noi denunceremo.

Nello studio redatto dai ricercatori dell’Oms emerge come il piano pandemico del 2017 sia stato un semplice copia e incolla di quello del 2006. Anni in cui Ruocco ha ricoperto incarichi dirigenziali al Ministero e in cui i piani paiono non essere mai stati aggiornati.

In particolare, i pubblici ministeri vogliono appurare se qualcuno abbia preparato bozze di aggiornamento che però non sono mai state attuate o se al contrario, nessuno si sia mai posto il problema di aggiornarle nonostante le linee guida dell’Oms.

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