Picchia la compagna in un locale, poi aggredisce un carabiniere: arrestato 43enne di Osio Sopra
L'episodio a ora tarda lo scorso 30 settembre. Ormai erano due anni che la donna viveva chiusa in casa e sorvegliata
Aveva aggredito la propria convivente in un esercizio pubblico di Dalmine, la sera del 30 settembre, davanti a tutti. Non era nemmeno la prima volta che la picchiava, perché ormai la storia andava avanti così da due anni. Stavolta, però, lo ha fatto davanti a testimoni e telecamere e i carabinieri, quella notte, lo hanno arrestato in casa sua per maltrattamenti, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, per poi portarlo in carcere.
Botte, segregata e cellulari sequestrati
A finire in manette un 43enne italiano di Osio Sopra, che in un locale aveva preso a pugni e trascinato per terra la compagna, alla presenza di clienti e personale, che hanno chiamato il 118 mentre l'uomo si dileguava. La donna, in seguito, è stata trasportata in ambulanza all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ed è dovuta ricorrere a cure mediche.
Ha raccontato ai militari che, nell'ultimo paio d'anni, per motivi di gelosia, era stata più volte aggredita fisicamente, era costretta a rimanere in casa e le era vietato di vedere gli amici. In più occasioni, era stata perfino costretta a rincasare, con il 43enne che andava a prelevarla con la forza nel luogo dove si intratteneva con le persone che conosceva. Altre volte, le aveva invece sequestrato il cellulare, costringendola ad acquistarne altri, ma lei non aveva mai voluto denunciare.
Aggredito un carabiniere
Dopo quest'ultimo episodio, però, giunti sul posto dove era avvenuto e visionati i filmati della videosorveglianza, i presupposti per l'arresto in flagranza differita c'erano tutti. I carabinieri di Osio Sotto si sono presentati alle due di notte alla sua abitazione e, durante le fasi dell'arresto, l'individuo ha aggredito uno dei militari, provocandogli lesioni guaribili in sette giorni. Tuttavia, sono comunque riusciti a bloccarlo.
Il giudice, a causa dell'evidente pericolosità sociale, ha convalidato l'arresto e disposto il trasferimento in via Gleno, infine ha sottoposto il violento all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
3 2 1 libero. Pero' anche lei che ci stava insieme a fare? Sana di mente?