Sicurezza

Pioggia di denunce e sanzioni su cantieri abusivi e fuori norma a Romano

La Polizia Locale del Distretto della Bassa Bergamasca orientale ha messo a segno un'operazione di controllo dell’attività edilizia a Romano e dintorni

Pioggia di denunce e sanzioni su cantieri abusivi e fuori norma a Romano
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Nel corso della settimana la Polizia Locale del Distretto della Bassa Bergamasca Orientale ha operato una serie di controlli nell’ambito dell’attività edilizia in corso sul territorio. Nello specifico gli uomini al comando di Arcangelo Di Nardo hanno ispezionato sei cantieri tra Romano e Bariano e solo due di questi sono risultati in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza e lavoro nel settore edilizio.

Impalcature fuori normativa

In uno dei cantieri ispezionati a Romano le irregolarità riguardano l'impalcatura esterna usata dagli operai per lavorare sulla facciata e sul tetto dell'edificio. In particolare gli agenti hanno contestato il posizionamento dell'impalcatura, che poggiava non su adeguati ma su improvvisati sostegni. Inoltre l'impalcatura era sprovvista di scale per permettere agli operai di spostarsi sui vari piani, obbligandoli così ad arrampicarsi e dei dispositivi di sicurezza e protezione da cadute.

Abusivismo

La Polizia locale nelle successive ispezioni ha scovato due situazioni di abusivismo. La prima, sita nell’immediata periferia della città, gli agenti hanno trovato una cantiere commerciale, riguardante la costruzione di un capannone, già avviata ma prova di ogni permesso di costruzione. Sempre in città è stata scoperta una trasformazione, all’interno di una villetta, di una cantina e box in un appartamento residenziale. Anche in questo caso i titolari erano sprovvisti delle autorizzazioni. Gli agenti hanno contestato i lavori, sul presupposto che sia la cantina che il box sono locali con una destinazione d’uso non residenziale e abitativa.

Denunce e sanzioni

Al termine dei sopralluoghi gli agenti della Polizia Locale hanno documentato le situazioni di irregolarità segnalandole all'organo competente di Ats. I titolari delle ditte edili operative secondo la normativa vigente rischiano delle denunce di natura penale. Le pene previste contemplano la reclusione da uno a sei mesi in carcere o le sanzioni che vanno da un minimo di tremila euro ad un massimo di dodici mila euro.

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