Ponte sul torrente Gardellone a Torre Boldone, la protesta: «Progetto dannoso»
L’intervento costa 95 mila euro, di cui 80 mila finanziati da Gal Colli di Bergamo. La lista civica di minoranza "Abitare Torre" chiede lumi su un progetto che «non porta da nessuna parte»
Non hanno dubbi i consiglieri comunali della lista “Abitare Torre Boldone”: «il progetto di sistemazione del sentiero che collega al parco di via San Vincenzo de’ Paoli anche grazie alla costruzione di una passerella pedonale di attraversamento del torrente Gardellone è sia evitabile, sia dannoso. Oppure nella migliore delle ipotesi manca di prospettiva».
L’intervento, del valore di 95 mila euro, di cui 80 mila finanziati attraverso un bando pubblico promosso da Gal Colli di Bergamo, avrebbe a detta dei consiglieri di minoranza un impatto profondamente negativo sull’ecosistema e danneggerebbe in modo irrimediabile la bellezza naturale del luogo in cui dovrebbe sorgere un ponte «che non porta da nessuna parte».
Scempio ambientale
«Ci chiediamo come sia stata possibile l’approvazione di tale progetto da parte degli enti preposti e come sia possibile sollecitare GAL e Parco dei Colli per evitare un ulteriore scempio ambientale – commentano Carlo Marcelli, Rosita Poloni e Ivano Premoli -. Con l’obbiettivo di posare le fondamenta della passerella pedonale è stato effettuato uno scavo invasivo del tratto di collina esistente. In aggiunta, il tracciato della passerella si interrompe appoggiandosi direttamente alla collina stessa che, per completare l’opera, è stata sbancata per aprire un collegamento con un sentiero esistente».
La lista d’opposizione pretende chiarezza in merito alla realizzazione del tratto di collegamento della passerella con la rete di sentieri esistente, lamentando un uso improprio da parte della maggioranza di temi quali l’inclusione e l’accessibilità, con cui si eviterebbe di chiarire alcuni aspetti dell’opera. «Il ponte in costruzione deve essere una passerella pedonale – rimarcano - non un accesso ciclabile al Parco dei Colli».
La maggioranza dovrebbe confrontarsi anche con le minoranze
L’appello di “Abitare Torre Boldone” è quindi di ripensare la fase di completamento dell’intervento, avviando un confronto anche con gli altri soggetti presenti sul territorio che potrebbero proporre soluzioni alternative.
«Considerato che il bando parla di “Incentivi per lo sviluppo di infrastrutture e di servizi turistici locali” – concludono i consiglieri di minoranza – proponiamo di valutare una manutenzione straordinaria dei sentieri esistenti, migliorare la segnaletica e installare all’ingresso del parco una mappa con una descrizione dei possibili itinerari. Si potrebbero studiare percorsi con particolari caratteristiche floro-faunistiche-ambientali contrassegnati da numeri o colori, con i relativi tempi di percorrenza. O ancora programmare appuntamenti fissi, in collaborazione con gli enti educativi del territorio, per sensibilizzare studenti e cittadini sulla conoscenza dell’ecosistema che ci accoglie».