Precipita per 300 metri vicino al rifugio Benigni, sopra Ornica: muore 66enne
La vittima è Antonello Manca, ferroviere in pensione, di Milano. Lascia moglie e figlia

Nuova vittima della montagna attorno alle 13 di ieri in alta Val Brembana, a Ornica, nella zona del rifugio Benigni. A perdere la vita Antonello Manca, 66 anni. Ferroviere in pensione, di origini sarde, abitava a Milano, quartiere Greco. Lascia moglie e figlia. Stava facendo un’escursione con altre tre persone conosciute da pochi giorni in una chat sulla montagna: uno di Bonate Sotto, uno di Cologno al Serio e un altro milanese.
Precipitato per 300 metri
Manca è scivolato per circa 300 metri lungo un pendio completamente ghiacciato sul versante del monte Salmurano, a circa duemila metri di altitudine. Sul posto l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) ha inviato un’elisoccorso. Presente anche il soccorso alpino e i carabinieri. Medici e operatori sanitari non hanno però potuto fare nulla altro che constatare il decesso. Il corpo è stato trasportato fino alla Piana di Lenna e da qui alla camera mortuaria del cimitero di Piazza Brembana-Lenna. Gli altri tre escursionisti sono stati raggiunti dai soccorritori della Val Brembana, quindi portati a valle in elicottero.
La piccozza non è bastata
I compagni di escursione raccontano che Manca ha tentato di fermarsi, puntando più volte la sua piccozza in mezzo al ghiaccio. Ma, dopo pochi secondi, non s’è stato più nulla da fare. Sotto gli occhi dei compagni di escursione è precipitato urlando, fino alla piana di Salmurano.
Altro intervento in zona, due settimane fa
Sempre nelle vicinanze del passo Salmurano, sul versante bergamasco, domenica 16 marzo un uomo era andato in difficoltà durante un'escursione con le ciaspole ed è stato recuperato dai soccorritori. Non aveva riportato nessuna conseguenza.
x Alessandro: forse in montagna ci vado più di te e quella zona la conosco molto bene ed è per quello che mi sono permesso di scrivere.R.I.P.
Inutili i commenti di persone che non frequentano la montagna i quali trovano più plausibile e meno stupido essere investiti sulle strisce pedonali sotto casa. Antonello era dove voleva essere e dobbiamo solo salutarlo senza critiche. Ciao Antonello
Condivido i commenti precedenti , morte assurda . Condoglianze ai familiari.
Ma perchè correre certi rischi, sapendo della pericolosità della zona. Se non era ghiacciato, avrebbero rischiato una slavina. Perchè? R.I.P
...già raggiungere il rif Benigni in estate è abbastanza rischioso, figuriamoci in invernale. Con la neve meglio andare ai Piani dell'avaro o scegliere mete tranquille per gustarsi giornate di sole e splendidi panorami.......Ormai più nessuno si pone dei limiti