Il Comune di Torre Boldone condannato a pagare settemila euro a un privato
Colpa di una questione legata al Pgt del 2017. Ora, però, un ex consigliere comunale ha anche presentato un esposto alla Corte dei Conti
Il Tribunale Amministrativo Regionale di Brescia ha condannato il Comune di Torre Boldone al pagamento di 7 mila euro (4 mila a cui si aggiungono gli oneri di legge) come compenso per le spese legali sostenute da un privato, comproprietario di due edifici in via Reich, che aveva presentato un ricorso per poter effettuare alcuni interventi di riqualificazione degli immobili. Nello specifico, il Pgt adottato dal Comune collocava le abitazioni, posizionate lungo la Roggia Serio, in una classe geologica che prevede gravi limitazioni, a cui se ne aggiungono di ulteriori legate alla fascia di rispetto prevista per il corso d’acqua. Gli immobili, quindi, non potevano essere oggetto di interventi di ristrutturazione edilizia, bensì solo di piccoli interventi e di opere necessarie alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
Nel merito, il proprietario aveva presentato all’Amministrazione una serie di osservazioni, anche in sede di approvazione della variante al Pgt, non prese però in considerazione dal Comune e per questo aveva deciso di presentare ricorso al Tar. Come si legge nella sentenza (emessa il 20 gennaio), l’Amministrazione si è costituita in giudizio sostenendo l’avvenuta cessazione della materia del contendere, anche alla luce di una deliberazione consiliare che ha disposto la rettifica degli atti della variante al Pgt del 2017, ed evidenziando, tra l'altro, che il ricorrente non ha mai chiesto al Comune di eseguire alcun intervento, né avviato interlocuzioni con l’ufficio tecnico per verificare un’eventuale fattibilità.
I giudici hanno effettivamente ritenuto improcedibile il ricorso presentato, ma ha riconosciuto comunque la fondatezza della pretesa avanzata dal privato, condannando il Comune di Torre Boldone al pagamento di 7 mila euro come compenso per le spese sostenute per la difesa tecnica. Ora alla diatriba legale si è aggiunto un nuovo capitolo. L'ex consigliere comunale Alberto Ronzoni infatti, vista la sentenza del Tar e considerati i costi sostenuti dal Comune, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti ritenendo la condotta degli amministratori gravemente colpevole.