Presidenza Sacbo, sfida aperta Tutti i retroscena delle trattative

Un’accelerata improvvisa, che arriva (guarda caso) dopo la notizia, diffusa da Il Sole 24 Ore, relativa al possibile acquisto di Sacbo, società gestrice dello scalo di Orio al Serio, da parte di Sea, società milanese che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa. Dopo aver smentito l’indiscrezione a suon di «niente di vero», il mondo istituzionale bergamasco ha dato una bella sterzata alla ricerca di un nuovo presidente per Sacbo.
[Giovanni Sanga]
Tavolo aperto. Sottobanco, la partita era iniziata già da un paio di settimane, ma nessuno si era esposto. Del resto, stiamo pur sempre parlando di una realtà che rappresenta addirittura l’otto per cento del Pil dell’intera provincia e pensare di lasciarla in balìa del mercato senza guida sarebbe stato folle. La notizia pubblicata da Il Sole, dunque, non ha fatto altro che aprire ufficialmente il tavolo delle trattative, in particolare quello dei tre soci istituzionali, ovvero Comune di Bergamo, Provincia e Camera di Commercio, rispettivamente detentori del 13,84, del 10,20 e del 13,29 per cento delle azioni di Sacbo. E così la mattina di martedì 24 settembre, in quel di Palazzo Frizzoni, il sindaco Giorgio Gori ha incontrato il numero uno di via Tasso, Gianfranco Gafforelli, e Paolo Malvestiti proprio per capire che aria tiri.
[Andrea Moltrasio]
I tre si sono confrontati e pare certo che, alla fine, si opterà per un profilo politico. Come ha dichiarato la scorsa settimana Gafforelli, infatti, «in questa fase, serve la Politica con la P maiuscola». Tradotto: serve un profilo in grado di “giocare” su più tavoli, gestendo una fase delicata dell’aeroporto, che se da una parte ha intenzione di continuare a crescere, dall’altra ha la sempre più impellente necessità di trovare un accordo che alleggerisca la Bergamasca dal peso dei numerosi voli. Ed essendo bloccata la strada che porta a Montichiari, non resta che Milano. Lo sanno bene tutti e lo sa molto bene Gori, che è possibile, dati i buoni rapporti col collega meneghino Beppe Sala (il Comune di Milano detiene oltre il cinquanta per cento delle quote di Sea), abbia negli ultimi mesi continuato a sondare in solitaria l’ipotesi di un accordo tra le due società.
Sanga davanti a tutti. Gran parte del futuro di Orio, però, si giocherà sulla base del presidente che verrà scelto. In calo le quotazioni di Ercole Galizzi, ex numero uno di Confindustria Bergamo e vicepresidente di Sacbo, sono invece in contino rialzo quelle di Giovanni Sanga. L’ex parlamentare, rimasto senza...