Presunta violenza sessuale, assolto in appello ex medico di Spirano
Il professionista finito a processo dopo le accuse di una sua paziente. Dopo il confronto tra le parti, è emersa la sua innocenza
La Corte d'Appello ha stabilito l'innocenza, lo scorso martedì (20 giugno), dell'ex medico di base di Spirano, che era stato condannato in primo grado nell'aprile 2022 per violenza sessuale su una sua paziente. I giudici hanno ribaltato la sentenza, assolvendolo con formula piena in quanto «il fatto non sussiste». A riportare la vicenda è PrimaTreviglio.
Il confronto sull'accaduto
A marzo scorso, gli ermellini avevano chiesto un confronto tra le due parti, ovvero tra il dottore imputato e la presunta vittima, rappresentata dall'avvocato Laura Rossoni, presente in Aula ma sostituita dall'avvocato Eugenio Sarai. La difesa era invece rappresentata dagli avvocati Serena Rozzoni e Stefano Sesti.
Il reato contestato era collocato nel 2019, quando la paziente trentenne si era recata in ambulatorio, per ottenere la ricetta di un farmaco legato a una sua patologia ginecologica. Il professionista aveva però insistito anche per effettuare un esame approfondito, durante il quale secondo l'accusa era avvenuta la violenza. La donna era poi fuggita al comando della Polizia locale, dove aveva raccontato l’accaduto. Accolta poi in Pronto soccorso a Treviglio, la giovane aveva seguito il «Percorso rosa» per le donne vittime di violenza, denunciando l’accaduto alle Forze dell’ordine.
La condanna in primo grado
In primo grado, al medico oltre alla condanna a due anni di reclusione, con pena sospesa, era stato imposto di seguire un percorso di recupero in una struttura specializzata di Brescia, condannandolo anche al pagamento delle spese legali e di una provvisionale di ottomila euro. Si era poi stabilita la sua interdizione dai pubblici uffici e dall’esercizio della professione medica. Misure tutte revocate in seguito alla sentenza di secondo grado.
Il commento della difesa
«Dopo la condanna in primo grado abbiamo subito presentato un ricorso - hanno spiegato i legali dell'ex medico -. E’ stata proprio la Corte d’Appello a chiedere che le parti venissero a un confronto, che è durato parecchio ed è stato molto intenso. Ora staremo a vedere se la Procura vorrà avanzare ricorso. Attendiamo di leggere le motivazioni, ma siamo soddisfatti di aver potuto riabilitare il nome di un professionista molto conosciuto e stimato nel suo paese».