Priorità nei vaccini anti-Covid, la richiesta di Moratti: «Docenti, forze dell'ordine e trasporti pubblici»
Secondo Regione Lombardia, subito dopo gli over80, dovrebbero essere vaccinati forze dell'ordine, personale docente e non docente delle scuole, personale del trasporto pubblico locale, tassisti compresi, e addetti dei tribunali
Forze dell'ordine, personale docente e non docente delle scuole, personale del trasporto pubblico locale, tassisti compresi, e addetti dei tribunali. Sono le categorie di lavoratori che, secondo la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, dovrebbero essere vaccinate immediatamente dopo l’avvio delle somministrazioni dedicate agli ultraottantenni, in programma dal prossimo 24 febbraio.
Una ulteriore conferma dell'indirizzo volto a conciliare i diritti alla salute, al lavoro e allo studio in tutte le fasi di vaccinazione anti-Covid promosso da Regione Lombardia nel confronto aperto con l'Esecutivo e il commissario straordinario Domenico Arcuri.
L’ipotesi è stata ribadito nel corso degli Stati Generali del Patto per lo sviluppo, rinnovando l'attenzione per diverse persone impiegate in servizi ritenuti essenziali. «I tassisti in particolare - spiega Letizia Moratti - costituiscono un anello importante della complessa rete del trasporto pubblico. Per la peculiarità del loro lavoro sono a contatto con molte persone, perciò maggiormente esposti al rischio di contrarre il Covid, e il loro operato costituisce l'essenza stessa dell'attività d’impresa individuale, che va quindi tutelata e protetta anche per l'interesse del servizio pubblico».
Per ulteriori sottocategorie lavorative, anch’esse considerate particolarmente esposte al rischio di contagiarsi, è in corso la valutazione di un eventuale inserimento prioritario nelle liste vaccinali. Ne fanno parte ad esempio, sulla base delle segnalazioni ricevute dalle associazioni, estetisti e parrucchieri, addetti alla manifattura, o commercianti.