Promessa sposa a 12 anni al cugino in Bangladesh, salvata dai racconti fatti a scuola
I fatti risalgono al 2019. Le indagini scattate dalle confidenze che la piccola, quasi inconsciamente, ha fatto alle compagne di scuola
A dodici anni il suo futuro era già stato scelto e scritto dalla famiglia: anche se era contraria, avrebbe comunque sposato in Bangladesh un suo cugino, più grande di lei di dieci anni. Per sancire la promessa di matrimonio (i due si sarebbero dovuti sposare al compimento della maggiore età) la sposa bambina era stata anche portata nel suo paese d’origine contro la sua volontà.
Questo quanto ricostruito dalla procura di Bergamo, che ha indagato i genitori della ragazzina (oggi quattordicenne, i fatti risalgono al 2019) per costrizione al matrimonio. A svelare quanto le stava capitando sono stati i racconti fatti inconsciamente dalla bambina alle sue compagne di scuola, che hanno avvisato le maestre e, queste, le forze dell’ordine.
Secondo quanto emerso dalle indagini i genitori della ragazzina, che oggi vive in comunità con divieto di espatrio essendo stata sottratta alla potestà di madre e padre, volevano realizzare la volontà della nonna, che desiderava che la nipote sposasse il cugino. A tal proposito sarebbe stata organizzata anche una festa di fidanzamento in presenza dell’imam e la piccola, mentre era in Bangladesh, sarebbe stata costretta a vivere con il futuro sposo. Tornata in Italia, i genitori l’avrebbero obbligata, anche con l’uso della violenza e delle minacce, a mantenere rapporti telefonici con il cugino.