Era diretta ad Antegnate

Giallo di Crema: proseguono le ricerche di Sabrina. Resta in carcere l'amico

La donna è scomparsa a Ferragosto. L'uomo, 45 anni, è accusato di averla uccisa e di averne bruciato la salma

Giallo di Crema: proseguono le ricerche di Sabrina. Resta in carcere l'amico
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Proseguono le ricerche del corpo di Sabrina Beccalli, la donna di 39 anni di Crema scomparsa a Ferragosto mentre era diretta ad Antegnate. Ieri, venerdì 21 agosto, si è svolto l’interrogatorio di Alessandro Pasini, l’uomo di 45 anni arrestato dai carabinieri e accusato di averla uccisa e di averne bruciato il cadavere. Il 45enne cremasco, residente come Sabrina in via Enrico Martini nel quartiere San Bernardino, per giorni si era avvalso della facoltà di non rispondere, ma venerdì davanti agli inquirenti ha rotto il silenzio: ha ammesso di aver visto Sabrina quella sera, di avere guidato l'auto e poi di aver dato fuoco alla vettura, ma ha negato di aver ucciso la donna.

Pasini era stato fermato dopo essere stato filmato da una telecamera di sicurezza situata poco lontano a dove è stata trovata la Panda rossa di Sabrina, completamente distrutta dalle fiamme. I tatuaggi e i vestiti che l'uomo indossava, ritrovati nella sua abitazione, non hanno lasciato dubbi sul fatto che la persona inquadrata nel video fosse proprio lui. La versione fornita da Pasini però non convince gli investigatori, secondo i quali il 45enne - che ha precedenti penali per droga, rapina, e resistenza - è una persona violenta e irascibile e la morte di Sabrina potrebbe essere la conseguenza di un raptus avvenuto in seguito a una lite tra i due.

Nella mattinata di oggi, sabato, il gip di Cremona, non ha convalidato il fermo dell’uomo, ma ha deciso di applicare la custodia cautelare in carcere. Nel frattempo gli investigatori sono al lavoro per trovare il corpo della donna, madre di un ragazzo di 15 anni, concentrando le ricerche su di una vasca agricola colma di liquami. Inoltre, i Ris hanno condotto nella giornata di venerdì alcune analisi nell'abitazione della ex fidanzata di Pasini a Crema, nonché in quella dell’uomo. Ricerche che, insieme alle ultime attività di indagine, come spiega il procuratore capo di Cremona Roberto Pellicano, «hanno fornito elementi nuovi e interessanti che rinforzano l’accusa».

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