Prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico, 56enne condannato a 5 anni e 6 mesi
Renato Crotti, giornalista della radio della Diocesi di Crema, è stato condannato in rito abbreviato. A "incastrarlo" il suo smartphone e le testimonianze delle vittime
Una brutta storia, che arriva dalla zona del Cremasco, al confine con la Bassa Bergamasca e raccontata dai colleghi di PrimaTreviglio. Ieri (8 settembre), Renato Crotti è stato condannato a 5 anni e 6 mesi di reclusione con rito abbreviato (che prevede la riduzione di un terzo della pena) per prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico.
Crotti, 56 anni, è stato segretario di "Uniti per la provincia di Cremona", una onlus costituitasi nel marzo 2020 con la finalità di raccogliere fondi per gli ospedali di Crema, Cremona e Casalmaggiore impegnati a fronteggiare la prima ondata Covid. A luglio dello stesso anno è stato indagato, insieme ad altri due imprenditori, con l'accusa di essersi appropriato di parte del denaro, utilizzato per motivazioni slegate dalla beneficenza. L’accusa, in quel caso, era di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, all’autoriciclaggio e all’appropriazione indebita.
Le indagini, però, hanno portato le autorità a scoprire molto di più. Le accuse di prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico, infatti, sono arrivate in seguito a del materiale che è stato trovato nello smartphone di Crotti. Secondo la ricostruzione delle autorità, alcuni ragazzi sarebbero stati adescati da Crotti, quando erano ancora minorenni, attraverso un profilo Facebook fasullo che l'uomo utilizzava per ottenere foto pornografiche in cambio di denaro. Si partiva da sette euro per uno scatto di nudo, ma il tariffario cambiava a seconda della prestazione.
Stando alle testimonianze delle vittime, gli inquirenti hanno ricostruito un modus operandi collaudato, che vedeva Crotti protagonista di incontri sessuali consumati con giovani ragazzi in parcheggi e campi, sempre sotto falso nome.
Quello del 56enne è stato un arresto che ha sconvolto la comunità locale, dove Crotti è conosciuto per le sue numerose pubblicazioni e i molteplici ruoli ricoperti negli anni, come guida della redazione giornalistica di Radio Antenna 5, emittente della Diocesi di Crema, o il ruolo di addetto stampa della Provincia di Cremona. Negli ultimi mesi, l’attività giornalistica di Crotti si era intensificata e il suo nome era divenuto familiare a molti internauti. Gli articoli del suo blog, condivisi in gran parte dei gruppi Facebook dei Comuni del Cremasco, affrontavano i temi più disparati ma avevano come minimo comune denominatore il patrimonio storico locale.