Uno studio de "Il Sole 24 ore"

Psicologi, veterinari, architetti Le professioni "a rischio povertà"

Psicologi, veterinari, architetti Le professioni "a rischio povertà"
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Se fino a qualche anno fa essere iscritti all’ordine di una determinata professione costava fatica e tasse, ma garantiva spesso e volentieri un avvenire agiato e migliore, oggi non è più così e molti professionisti devono fronteggiare una crisi sempre più dilagante che offre meno lavoro, oltre a un grande sovraffollamento dei vari albi. Sono sempre di più quei lavori che dichiarano un reddito lordo che si avvicina alla soglia di povertà che, secondo fonti dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), si aggira attorno ai 985 euro mensili. Il Sole 24 Ore propone un’analisi dettagliata di quelle che sono le sei professioni a rischio povertà.

 

PSICOLOGI

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Il reddito medio dichiarato nel 2012 dall’Ordine degli psicologi, simile a quello del 2013, è stato di 15.871 euro lordi, circa 200 euro in meno del 2007. Sempre nel 2007 gli psicologi iscritti alla Cassa di previdenza, l’Enpap (Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per Psicologi), erano 13.959 in più rispetto a sette anni prima, arrivando ad essere 41.870. I giovani sono in condizioni ben più peggiori: infatti il reddito lordo del 2012 dichiarato dagli under 40 è di 9.063 euro l’anno (circa 750 euro al mese), 2.866 euro in meno in confronto al 2007.

 

VETERINARI

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Il reddito medio dichiarato nel 2012 è di 14.600 euro, 6% in più del 2011. A svolgere la professione sono 27.424 laureati, con una crescita del 9,47% rispetto al 2007. Il reddito medio dei giovani sotto i 40 anni nel 2012 si arresta sui 10.2016 euro con un calo di 200 euro rispetto al 2005. L’unica soddisfazione per i veterinari è quella di essere l’unica professione con un aumento del reddito medio negli ultimi 7 anni (+1,78%).

 

GEOMETRI

geometri

Il reddito medio lordo dei geometri, dichiarato nel 2012, era di 18.826 euro, con un calo del 5% rispetto al 2011 e del 10% rispetto al 2007. All’interno della professione è lampante la differenziazione tra maschi, con un reddito di 22.247 euro, e femmine, 17.694 euro. Lo stipendio annuale dei giovani è sensibilmente più basso: 15.407 euro per i maschi e 12.594 euro per le femmine, ma i redditi del 2013 sono in calo di circa un migliaio di euro per una categoria che ha avuto un aumento dell’1,57% sulle iscrizioni rispetto al 2007.

 

ARCHITETTI

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Gli iscritti all’Albo degli architetti sono 152.384, dei quali il 40% donne. Il reddito medio nel 2013 è di 17.063 euro (20.071 euro per i maschi, 12.546 per le femmine). Nel 2012 la differenza tra il reddito professionale di uomini e donne era il 64%, mentre nel 2000 toccava addirittura l’85%. La percentuale di architetti con meno di 40 anni si è ridotta del 6% tra il 2010 e il 2013.

 

GEOLOGI

geologo

Sono 15 mila coloro che esercitano la professione, dei quali 3200 donne. La forbice tra il reddito maschile e quello femminile è intorno ai 12 mila euro, per un reddito lordo annuo di 23.512 euro. Oltre i 60 anni di età il guadagno annuale è di 28.032 euro.

 

AGRONOMI FORESTALI

agronomi forestali

Il reddito medio lordo dichiarato è di 24.613 euro, con un piccolo aumento rispetto al 2011. La classe di età meglio retribuita è quella che va dai 41 ai 60 anni, con un “rientro” di 29.065 euro. Consistente infine il numero delle donne che praticano questa professione che sono circa il 4 mila, pari al 18% del totale.

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