Quanto calcio serve al nostro corpo e come assimilarlo in modo salutare
Del calcio non possiamo fare a meno, dato che ha il compito di tutelare soprattutto le nostre ossa, rinforzandole, e di consentire un adeguato sviluppo nelle fasi di crescita. Di quello sportivo forse sì. Il nostro corpo è, dunque, dipendente dal calcio ma deve procurarselo soprattutto nella dieta, nutrendosi con alimenti che ne sono ricchi: prodotti lattiero-caseari, ad esempio, vegetali e acqua soprattutto. Un recente studio tedesco, dell’Università Leibniz di Hannover, e pubblicato sul Journal American College Nutrition, ne ha posto le dosi scientificamente salutari. Ovvero due litri di acqua al giorno o tre tazze di latte.
Quanti grammi al giorno. È un bisogno di dipendenza giornaliera, a tal punto che il nostro organismo mediamente ne richiede 1 grammo in caso di uomini di età intermedia, un po’ meno per le donne che possono soddisfare il fabbisogno con 800 mg, ancora meno nella primissima infanzia quando ne sarebbero sufficienti 600 mg, fino a valori di picco tra 1,2 e 1,5 grammi per la donna in post-menopausa, per una questione ormonale di perdita di estrogeni, e tutelare così, attraverso l’apporto di calcio, le ossa dal rischio frattura e osteoporosi.
Il calcio nel cibo. Alimenti ricchi di questa sostanza sono soprattutto latte, compreso quello parzialmente o totalmente scremato che ne possono contenere persino quantità superiori rispetto a quello intero, latticini e derivati come yogurt e formaggi, tra questi soprattutto grana o parmigiano, fontina, caciocavallo, provolone. Ma anche il pesce: latterini, alici o salmone in scatola, polpi, calamari e gamberi; alcuni vegetali in particolare broccoletti, indivia, radicchio, carciofi, spinaci, cardi, sebbene il loro calcio sia meno assimilabile di quello dei latticini; frutta secca tra cui arachidi, pistacchi, noci, mandorle, nocciole e fichi secchi possono aiutare a incrementare e raggiungere le dosi giornaliere adeguate. Poi c’è l’acqua, anche quella del rubinetto: molte città italiane, tra cui Milano e Roma, hanno fonti naturali che ne sono molto ricche.
Quanto latte e quanta acqua. Solo rispettando queste quantità di calcio giornaliere, si proteggono le ossa che possono essere rafforzate anche dalla sinergia con adeguato esercizio fisico. Lo ribadisce anche un recente studio tedesco, sebbene effettuato su una cerchia molto limitata di persone, arrivando a quantificare le dosi giornaliere degli alimenti più ricchi di calcio. Ovvero acqua e latte. Di cui ne occorrerebbero rispettivamente due litri e tre tazze. I ricercatori hanno considerato cinque diverse tipologie di alimenti, tre acque minerali, il latte e un integratore di calcio, tutti contenenti 300 mg di calcio, osservando che indipendentemente dall’alimento perso in esame e assunto, non vi erano differenze sostanziali riguardo alle quantità di calcio assimilato, anche nel caso delle diverse tipologie di acque. Che sono il cibo più ricco di questa sostanza. Lo studio, però, ha fatto di più perché sarebbe riuscito a determinare che per soddisfare il fabbisogno giornaliero di calcio ciascun individuo dovrebbe bere, ogni giorno, almeno due litri di acqua minerale da 500mg/L o consumare più di tre tazze di latte, arrivando così a un perfetto apporto medio di 1.000 mg/die di calcio.
Assodato che il calcio contenuto nell’acqua viene assorbito al pari di quello presente nel latte, quello dell’acqua dicono gli esperti è da preferire, perché dà i necessari e indispensabili benefici a zero calorie. Un'indicazione preziosa soprattutto in caso di problemi di peso. Ovvero, soprattutto persone obese o in sovrappeso dovrebbero privilegiare questa fonte ‘di calcio quale valida alternativa a latte, formaggi, yogurt e latticini, che le zero calorie le superano di certo.