Quanto è importante l'acqua!

Superano la sufficienza, conoscendo l’importanza "salutare" dell’acqua per il benessere dell’organismo e del pianeta. Ma gli italiani non sono altrettanto bravi nei consumi, correttamente rispettati solo da una parte di popolazione, circa il sessanta per cento, con qualche sorpresa. Lo attesta una indagine condotta fra mille connazionali da Assosalute, l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica.
Gli italiani consumatori di acqua. Nì: è la conclusione che si potrebbe trarre dai risultati emersi da una recente analisi sull’uso e conoscenza dei benefici e rischi riguardo questo alimento/elemento per la salute dell’uomo e del pianeta. I più, l'87 per cento, sanno che l’acqua fa generalmente bene, dichiarando nell’84 per cento dei casi l’importanza di berne in abbondanza. Eppure questo comportamento non viene mantenuto da altrettanti italiani: infatti, solo 6 su 10 ne consuma in media un litro e mezzo al giorno, in linea con le indicazioni degli esperti, mentre il 77 per cento fa un mea culpa riconoscendosi in difetto sulle quantità quotidiane introiettate, consapevole che non bere a sufficienza acqua potrebbe avere effetti negativi sull’organismo, anche nella vita quotidiana secondo il cinquanta per cento degli italiani, fino a punte dell’85 per cento che ritiene molto dannoso non bere adeguatamente quando si fa sport. Solo il 15 per cento è virtuoso, aumentando a più di due litri l’apporto idrico quotidiano. Invece sorprende che fra il 25 per cento degli scarsi consumatori di acqua, con neppure un litro al giorno, ci siano proprio gli over 55 e le donne, le due fasce di popolazione che più di altre si dimostrano a conoscenza dei rischi di una idratazione insufficiente.
Perché è importante bere. L’acqua è "multitasking" e svolge preziosissime funzioni per l’organismo che, non a caso, è composto per il 60-75 per cento da questo elemento. Essa è “essenziale” nel veicolare in tutte le parti del corpo le sostanze necessarie per il funzionamento degli organi, dal cervello all’apparato digestivo e urinario, fino al sistema immunitario, trasportando i nutrienti e aiutando a eliminare le scorie. L’acqua agisce poi da “lubrificante”, ha funzione di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti e mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose. Mentre in forma solida, in cubetto di ghiaccio insomma, è “terapeutica”: lenisce il dolore in caso di contusioni, traumi ed ematomi, aiuta a ridurre infiammazioni, dolore e rigonfiamenti grazie all’azione di vasocostrizione; infine, come “vapore” in forma gassosa, tramite aerosol ad esempio, agisce come trasportatore del farmaco nel corpo.
Quanto è essenziale bere. Dipende dall’età, dalla location, dai fattori ambientali e dallo stile di vita. Tuttavia alcune regole di base possono esser date: in condizioni di normalità, un adulto medio dovrebbe consumare almeno 1,5 litri di acqua al giorno, circa una dozzina di bicchieri, e i bambini un litro. Contano anche la posizione geografica (chi vive in un luogo caldo avrà necessità di integrare una maggiore quantità di acqua), la stagionalità (l’estate richiede più acqua e liquidi) e lo stile di vita (chi fa molto sport o un lavoro intenso può arrivare a perdere anche 2-3 litri di acqua, pari al 5 per cento del peso corporeo, che vanno compensati con almeno un introito di 2 litri di acqua giornaliero).
Altre fonti di acqua. Sono anche queste alimentari. Gli approvvigionamenti "idrici" migliori si fanno attraverso frutta e verdura, di per sé fonti abbondanti e preziose di acqua e dunque da consumarsi regolarmente e quotidianamente. Poi ci sono alcune tisane ricche di mucillagine che contengono cellule vegetali che possono aiutare ad apportare la giusta quantità di acqua. Tuttavia, oltre che il fisico, è necessario idratare anche la pelle per consentirle di svolgere al meglio sia la funzione di assorbimento meccanico e fisico, sia di barriera contro agenti esterni provenienti dall’ambiente, come caldo, freddo, fattori chimici. Ma non solo: la pelle va anche mantenuta pulita e integra, detergendola ma senza esagerare per non rischiare di eliminare la componente lipidica che la protegge. Infine, gli integratori: possono essere utili? In caso di un’accertata carenza di determinati sali minerali sì, ma non possono mai sostituire il ruolo essenziale svolto dall’acqua.
I falsi miti sull’acqua. Ce ne sono diversi da sfatare. Tra i più frequenti, l’idea che un consumo eccessivo di acqua contribuisca ad aumentare il peso corporeo: falso. Poi si pensa, erroneamente, che alcuni tipi di acqua possano fare particolarmente male o bene, o che non faccia bene bere durante i pasti: anche questo non corrisponde a verità. Oppure, ancora, si dice di non "digerire" l’acqua, riducendone così i consumi: impossibile, perché l’acqua non è pesante ed è dunque sbagliato diminuirne l’apporto. Né consumare troppa acqua arreca danni alla salute, fatto salvo per quantità davvero spropositate, né un’esposizione eccessiva all’acqua può creare dei problemi di salute. La cosa migliore da fare per la salute e per integrare le sostanze necessarie al nostro organismo è prestare attenzione all’idratazione e bere la quantità minima di acqua raccomandata. Inoltre l’acqua può essere considerata un disinfettante naturale: basti pensare all’importanza in termini di prevenzione nel lavarsi le mani con frequenza. L’unico problema che un’eccessiva esposizione all’acqua può causare è di sostenibilità per l’ambiente.
Se l’acqua "fisiologica" scarseggia. Invece si può incorrere in qualche malessere o disturbo quando la presenza di acqua nel nostro corpo non è abbastanza. Ci sono innanzitutto diversi campanelli d’allarme da non sottovalutare: la sete e poi mal di testa, perdita dell’appetito, arrossamento della pelle, secchezza alla bocca e agli occhi, apatia, affaticamento e crampi muscolari, tutti segnali di possibile disidratazione che si manifesta quando la perdita di acqua supera l’uno per cento del peso corporeo, fino ad arrivare a vertigini, nausea e vomito. Infine si possono aggiungere stitichezza, perché l’acqua è un elemento essenziale per il sistema digestivo, e una maggiore esposizione a infezioni delle vie urinarie. Quindi, quando l’acqua manca, si potrebbe stimolare l’insorgenza di alcune problematiche di salute: ad esempio, dicono gli esperti, è in aumento la sindrome dell’occhio secco dovuta all’eccessiva esposizione agli schermi digitali e la paura che bere di più porti ad andare più spesso in bagno, costringendo a interrompere quello che si sta facendo. Ma bere acqua fa bene anche per l’apparato urinario: fa "fare ginnastica" alla prostata negli uomini e, soprattutto, nelle donne riduce quegli episodi fastidiosi di infiammazione della vescica, aiutando a combattere eventuali disturbi collegati. Dunque, a parte casi di particolari patologie in cui è necessario tenere sotto controllo la quantità di acqua ingerita, bere acqua è sempre benefico per il corpo, anche quando si pensa il contrario. Come in caso di diarrea, in cui non bisogna ingerire cibi solidi bensì impostare una corretta dieta idrica per reintegrare l’acqua e i sali minerali persi, o in caso di tosse, per aiutare a fluidificare il muco. Anche l’assunzione di farmaci va sempre accompagnata da una buona dose di acqua per favorirne la distribuzione nell’organismo. Quindi, adesso che arriva l’estate e la stagione è ancora più propizia, seguite i buoni consigli: bevete, bevete moltissima acqua.