«Questa è la primavera del Papu Ilicic sta molto meglio, ma...»
Le buone notizie su Ilicic e la voglia di vincere con il Torino (stando attenti al gran caldo improvviso) con la consapevolezza che dipende tutto dall’Atalanta. Il tecnico della Dea Gasperini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Torino e le sue parole sono state molto importanti per mettere a fuoco la gara.
Chi c’è e chi non c’è. «La conta è la solita. L’unica novità è Masiello che è arrivato stamattina al campo con la febbre e va valutato, mentre per il resto siamo più o meno messi come nelle ultime settimane. Palomino deve fare altri accertamenti, Ilicic invece sta molto meglio: per domani con il Torino è difficilissimo averlo, anzi, non credo proprio che ci sarà, ma puntiamo ad averlo a disposizione per la successiva partita contro il Genoa e per le altre partite che mancano».
Le gufate atalantine. «Mercoledì di gufate? Non abbiamo fatto in tempo. Oggi? Staremo facendo allenamento quando giocano le altre (ride, ndr). Siamo però in una bella situazione, forse sono più gli altri che guferanno noi visto che siamo davanti. Con cinque vittorie saremmo matematicamente sesti, questa è aritmetica».
Il Torino in arrivo a Bergamo. «Credo che, mancando ancora cinque giornate con 15 punti a disposizione, non ci sia nessuno tagliato fuori. È chiaro che se domani il Torino perde diventa tutto molto difficile per loro, però in questo momento siamo tutti quanti coinvolti in pochissimi punti. Abbiamo visto mercoledì sera come in poco tempo possa cambiare tutto, le partite diventano sempre più importanti anche se ancora non decisive. Il tempo per recuperare, però, è sempre meno».
L’importanza del fattore campo. «Io sono consapevole del fatto che se facciamo i punti che possiamo fare sui campi e contro gli avversari con cui possiamo farli abbiamo grandi possibilità di raggiungere l'obiettivo. Abbiamo tre gare interne e due esterne, se riusciamo a far valere il fattore campo possiamo portare molto avanti questo piccolo vantaggio. Concentriamoci sul nostro percorso, se ce la facciamo per gli altri diventa difficile. Adesso è il momento giusto di fare bene in casa, è molto importante: non c’è una spiegazione, non credo nemmeno al catenaccio degli altri; qualcosa forse dipende dal calendario, ma di sicuro dobbiamo pesare sempre i risultati. Con la Samp è andata male, altri risultati invece sono positivi, come quello contro l’Inter».
Impegni per tutti, avversari compresi. «A Benevento abbiamo fatto la nostra partita, il Torino ha giocato con il Milan e non ha demeritato quindi stiamo attenti e pensiamo a fare bene domani. In questo momento le motivazioni sono talmente forti che le energie si recuperano prima. Conosco molto bene tanti giocatori dei granata anche perché li ho avuti al Genoa. Ci sono dei valori nei nostri avversai, la gara non sarà semplice».
Barrow. «Sta facendo bene, ci sta dando molto ma non possiamo mettere tutto sulle spalle di questo ragazzo. Sarebbe sbagliato puntare solo su Barrow, abbiamo bisogno di tutti e se qualcuno incappa in una giornata negativa deve subito cercare di reagire. Il ragazzo ha fatto vedere cose buone sia a gara in corso che giocando dall’inizio: ormai sono tre gare di fila che gioca bene. Questa cosa è importante per chi è così giovane, ma è difficile chiedergli continuità sui 90' minuti. Per questo dico che va gestito e abbiamo bisogno dell'impegno di tutti. Per domani vediamo, abbiamo un po’ di situazioni da capire e risolvere: la rifinitura sarà decisiva».
La primavera di Gomez. «Vero, sta attraversando un bel momento. La gamba è buona, il tiro anche e lo spunto è un ulteriore segnale positivo di quanto stia crescendo. Adesso c’è questa partita ma, ripeto, conta tantissimo la testa: siamo lì in classifica e c’è una voglia sempre maggiore di fare qualcosa di grande».