Diario dalla prima linea/3

Qui Nembro. Ogni giorno è peggio, sempre peggio: in ogni famiglia c'è almeno un malato

Qui Nembro. Ogni giorno è peggio, sempre peggio: in ogni famiglia c'è almeno un malato
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«Dobbiamo avere paura, tutti. Ma non farci prendere dal terrore». Lo dice con fermezza Marina Noris, consigliere comunale capogruppo della maggioranza al Comune di Nembro e ricercatrice all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri. Nembro è il paese della Bergamasca più colpito dal Coronavirus. Ecco la drammatica testimonianza della dottoressa Noris.

«La situazione è disastrosa, ogni giorno muoiono persone care, conosciute in tutto il paese. Cristina Marcassoli era impiegata all’anagrafe, quest’anno sarebbe dovuta andare in pensione. Il virus se l’è portata via in poche ore. Così come Sandro Barcella, responsabile dell’impianto audio-video per il Teatro Modernissimo. Mio figlio Andrea sta facendo la leva civica e Sandro era il suo mentore, gli insegnava come usare la consolle, piena di tasti e segreti. La notizia della morte di Sandro l’ha devastato».

«Come dice il nostro sindaco Claudio Cancelli, siamo nell'occhio del ciclone. E il ciclone sembra ingigantirsi. Non sappiamo com'è possibile che Nembro sia così colpita, in ogni famiglia c’è almeno un malato. Per fortuna anche fuori dal paese ora sembra che ci sia percezione della gravità del Coronavirus. La gente sta a casa e adotta le precauzioni necessarie. Solo così potremo fermarlo, non c’è altro modo se non chiudere tutto. I negozi di Nembro stanno chiudendo, anche alcuni alimentari con spazi troppo ristretti per garantire le distanze di sicurezza».

«A guidarci, ora, deve essere la paura. In queste situazioni la paura è positiva, fa mettere in gioco risorse per difenderci, ci aiuta a ragionare correttamente. È l’istinto di sopravvivenza che ci consente di ascoltare gli appelli delle autorità e di stare attenti. Attenzione, non dobbiamo farci prendere dal panico. Il terrore causa comportamenti irrazionali e congela, non consente l’azione. La paura invece sì. Per non farci prendere dal panico dobbiamo rimanere in contatto, aumentando i rapporti sociali telematici. Chiamiamoci al telefono, sentiamoci sui social. A Nembro abbiamo attivato uno sportello di aiuto e sostegno psicologico con la dottoressa Samira Airoldi. Colloqui gratuiti per tutta la cittadinanza, per alleggerire il forte carico emotivo di questi giorni».

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