Il documento

Bergamo, dopo la pausa pandemia tornano a salire i furti in casa e la violenza domestica

Inaugurazione anno giudiziario. Il procuratore Antonio Chiappani ha redatto una relazione di ben 55 pagine che fotografa i reati in provincia

Bergamo, dopo la pausa pandemia tornano a salire i furti in casa e la violenza domestica
Pubblicato:
Aggiornato:

Più furti nelle case. Più violenza domestica. Ma anche grande attenzione alla criminalità organizzata e alle mafie nella nostra provincia. E' un quadro inquietante quello contenuto nella relazione di ben 55 pagine presentata quest'oggi dalla Procura di Bergamo all'inaugurazione dell'anno giudiziari.

Il documento è frutto dell'ingente lavoro svolto da Procura e Forze dell'Ordine nel periodo che va da luglio 2021 e giugno 2022.

Tra i tanti temi redatti dal procuratore di Bergamo Antonio Chiappani, emergono principalmente criminalità organizzata, reati economici, furti, rapine, truffe, ma anche violenze e maltrattamenti. Una panoramica completa che scatta una fotografia ben precisa della macchina giudiziaria in Bergamasca.

Criminalità organizzata e reati economici

«La carenza di liquidità da un lato e l'immissione di ingenti risorse pubbliche dall'altro - scrive Chiappani nelle prime pagine - rendono sempre più concreto il rischio di infiltrazioni nell'economia legale bergamasca». Ed è proprio con il tema della criminalità organizzata che si apre la relazione, evidenziando sì la presenza di organizzazioni, ma che si limitano a «mafia di servizio» anziché controllo del territorio. Si parla, per fare un esempio, di «fatture false e recupero crediti».

Sotto osservazione le associazioni di stampo mafioso di matrice 'ndranghetista, rappresentate dalla famiglia Arena e Stillitano, Cotroneo e Romano, queste ultime collocate nella Bassa. Non manca la criminalità straniera: albanese, nigeriana e romena, principalmente, impegnata in attività illegali come traffico di droga e sfruttamento della prostituzione.

L'attenzione si sposta, poi, sui reati economici. In particolare, nella relazione si parla dell'indagine "Strade Innevate", risultata nell'accusa di frode nelle pubbliche forniture per il titolare della società che si era aggiudicata il bando di gara indetto dalla Provincia, relativo al servizio di sgombero neve: aveva dichiarato di possedere 23 mezzi, quando nella realtà ne aveva solamente tre.

Ci sono poi i reati di riciclaggio, cinquanta le persone denunciate, usura - nove, di cui tre arrestate - e di estorsione, trattati dalla Polizia di Stato, che sono cresciuti del 33 per cento (da 158 a 210). I reati fallimentari e quelli di natura tributaria risultano, invece, in calo rispettivamente del 13,5 per cento e del 38,7 per cento. Il dato, tuttavia, è una conseguenza dello stop causato dalla pandemia all'attività di verifica fiscale nelle imprese da parte delle autorità durante il 2021.

Reati contro il patrimonio, violenze e maltrattamenti

La pandemia ha influenzato anche un altro valore, ovvero quello dei furti in casa che risultano più che raddoppiati: +53 per cento. Di questi, ben 907 sono a carico di ignoti. In crescita anche le rapine, che registrano un +17 per cento, ma i criminali sembrano evitare le banche - forse spaventati dagli avanzati sistemi di sicurezza e videosorveglianza. Così i furti si sono spostati online, tanto che le truffe informatiche risultano cresciute del +24 per cento. Anche quelle "reali" - specialmente a carico di anziani - aumentano, seppur lievemente, del +8 per cento.

Preoccupa il dato sui maltrattamenti in famiglia e di violenza domestica in generale, che risulta in aumento. Il numero di iscrizioni per questo genere di reati passano dalle precedenti 840 a 865. Infine, la relazione sottolinea alcune criticità, specialmente riguardo la mancanza di personale e - più in particolare - nell'ambito dell'amministrazione, dove le carenze riguardano le figure del cancelliere, dell'assistente e del dirigente.

Quanto alla gestione della pandemia durante l'emergenza in Bergamasca, il procuratore Chiappani ha detto che «ci sono state gravi omissioni nella valutazione dei rischi».

Seguici sui nostri canali