Radio che rinasce a Treviglio con tre ragazzi degli anni ‘70
Galeotto fu il vintage. Se in città è nata un’emittente radio dopo trent’anni, lo si deve alla manifestazione che da qualche anno viene organizzata nella capitale della Bassa. Protagonisti da una parte la società che ha riportato in auge il periodico «Tribuna», dall’altra tre «ragazzi» degli anni Settanta che oggi sono tornati all’antica passione. «Nel 2015 eravamo nella stessa piazza - racconta Roberto Valentin, uno dei soci che ha dato vita a «T-Radio». Noi con la nostra postazione mobile stavamo rinverdendo i fasti di quando eravamo giovani Dee-Jay, mentre loro avevano un gazebo e stavano seguendo l’evento. Abbiamo cominciato a parlare e, come spesso accade, da cosa nasce cosa, ed eccoci qua». Domenica 12 novembre c’è stata la prima trasmissione di «T-Radio». A fare da ossatura e a portare esperienza, oltre a Valentin ci sono i suoi vecchi amici Angelo Bertolini, che è l’amministratore, ed Eros Prati, che invece si occupa dell’area tecnica. Tutti trevigliesi e tutti con un passato nella mitica «Radio Liberty», emittente cult degli anni Settanta. Un trio che aveva poi collaborato con «Radio Trt», l’antesignana di «Radio Zeta» e poi con «Radio England», Insomma, gente che è cresciuta a pane... ed etere. Ed è naturale che questo progetto sia stato affidato a loro. «Con noi ci sono validi collaboratori, spesso volontari che lo fanno per pura passione come noi - ha sottolineato ancora Valentin - Ognuno di noi ha la propria attività, ma la T-Radio è stata come una calamita e abbiamo deciso di intraprendere questa sfida, così come avevamo fatto 40 anni fa».
T-Radio sarà «accesa» h24, 7 giorni su 7. Il palinsesto prevede programmi di musica, interviste, notiziari e approfondimenti di attualità. In modulazione di frequenza la si potrà ascoltare su 92.7 (o dal sito Internet www.T-radio.it) e avrà una copertura della provincia di Bergamo. In digitale ci si potrà invece sintonizzare da tutta la Lombardia. C’è poi l’idea di trasmettere anche tramite digitale terrestre, sempre a livello regionale. Per restare al passo con i tempi è allo studio anche una app per smartphone, per ascoltarla in ogni angolo del mondo. «Noi non vogliamo scimmiottare alcuna radio nazionale - ci tengono però a precisare - per noi è importante essere “locali”. Certo, avremo dei contenuti internazionali, prediligendo soprattutto la musica anni Settanta e Ottanta. Ma ci teniamo a mantenere il legame con il territorio». Il palinsesto prevede nella prima parte della giornata trasmissioni a misura di famiglia, per poi puntare decisamente a un pubblico più giovanile. Con la speranza che qualche ragazzo si lasci affascinare da questa nuova sfida e decida di imitare quei tre ventenni che hanno scritto un pezzo di storia di Treviglio. Una storia che ora sta ricominciando daccapo.