Forse per errore, forse per scherzo, ma degli studenti stavano per rimanere intossicati dopo che una compagna ha spruzzato uno spray al peperoncino a scuola. È successo oggi (lunedì 27 ottobre) alla succursale dell’Istituto “Zenale e Butinone” di Treviglio. Coinvolti una quindicina di ragazzi tra i 14 e i 15 anni.
Cosa è successo
Come riportano i colleghi di Prima Treviglio, l’allarme è scattato poco prima delle 12.30 nei locali della scuola di via Caravaggio. Secondo le prime ricostruzioni, la ragazzina (pare della classe prima) avrebbe azionato la bomboletta urticante senza intenzione di fare del male, probabilmente per una manovra sbagliata o per gioco.

Nel giro di pochi istanti, però, l’aria si è saturata della sostanza irritante e diversi compagni hanno iniziato ad accusare bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie leggere.
Sul posto sono intervenuti immediatamente un’automedica e un’ambulanza della Croce Rossa di Treviglio, uscite in codice giallo. Presente anche una pattuglia del commissariato di polizia per i rilievi e gli accertamenti.
Nessun ferito
Fortunatamente, nessuno degli studenti è rimasto ferito o intossicato in modo serio: tutti sono stati controllati e rassicurati sul posto e uno solo è stato portato per accertamenti in ospedale, ma in codice verde. La situazione è quindi presto tornata alla normalità.
Non un caso isolato: i precedenti
Un episodio che, per fortuna, si è chiuso con un momento di sospensione della lezione e un semplice controllo medico. Tuttavia, questi episodi non vanno presi sottogamba. Sono diversi i casi, in Italia e non solo, dove una spruzzata di spray al peperoncino si è trasformata in tragedia. Soprattutto in luogo chiuso. E in Bergamasca, purtroppo, episodi simili non mancano.
Il caso più recente di utilizzo di uno spray al peperoncino in luogo pubblico nella nostra provincia risale a metà settembre, quando due ragazzini pensarono bene di spruzzarlo a bordo di un tram della linea T1 che stava arrivando in stazione a Bergamo. Il giorno dopo, invece, teatro fu proprio una scuola: l’Istituto Paleocapa in via Gavazzeni, sempre a Bergamo. In quel caso rimasero coinvolti alcuni studenti, ma nulla di grave.
Restando nell’ambito scolastico, nel solo 2025, nella nostra provincia, si contano purtroppo altri tre episodi: il più recente risale a fine maggio, quando qualcuno ha usato uno spray al peperoncino all’istituto Archimede di Treviglio, costringendo la direzione a fare evacuare l’intera scuola. In quel caso, una cinquantina di persone tra studenti, docenti e personale Ata hanno accusato sintomi da intossicazione quali bruciore agli occhi e difficoltà respiratorie.
Poco più di un mese prima, a inizio aprile, teatro della “spruzzata” fu il Romero di Albino. In quel caso, furono cinque le persone coinvolte: tre alunni, uno di 16 anni e due di 17 (un ragazzo e una ragazza), più due adulti, due donne di 44 e 52 anni. Quest’ultima venne trasportata in ospedale in codice giallo. Infine, il 21 marzo, ben 28 minori di età compresa tra i 6 e gli 11 anni rimasero intossicati in maniera lieve a Serina perché un bambino, sul bus che trasportava alcuni scolari da Oltre il Colle all’Istituto comprensivo del paese, aveva spruzzato dello spray al peperoncino.