Attimi di violenza e paura a Redona, quartiere di Bergamo, dove sabato 4 ottobre un tredicenne è stato aggredito da un gruppo di ragazzi e colpito ripetutamente al volto. Per lui tre giorni di prognosi e un enorme spavento, condiviso con l’amico che era con lui e che pure è stato spintonato.
La ricostruzione
L’episodio, come riportato da L’Eco di Bergamo, si è verificato intorno alle 18 in via Goisis, ma la vicenda era iniziata poco prima all’oratorio di Monterosso. Qui i due amici stavano giocando a calcio balilla quando sono stati infastiditi da un ragazzo che continuava a provocarli. Dopo aver provato a farlo allontanare, uno dei due lo ha spinto via per togliersi di torno.
La situazione è però degenerata all’uscita dall’oratorio. I due tredicenni si sono trovati circondati da un gruppo sempre più numeroso – fino a una decina di persone – tra cui il ragazzo dell’oratorio e altri coetanei. «Arriverà anche mio fratello» la minaccia che avrebbe spinto i due amici a cercare riparo spostandosi verso il parco Goisis, nella speranza di trovare più gente intorno.
Nonostante un jogger sia intervenuto per calmare gli animi, l’aggressione è avvenuta comunque poco dopo, nei pressi del campo sportivo dell’Ares Redona. Il gruppo ha nuovamente accerchiato i due ragazzi: uno è stato scaraventato contro una ringhiera, l’altro afferrato per il giubbotto, spinto contro un’auto parcheggiata e colpito con diversi pugni al viso. Tra gli aggressori anche due fratelli arrivati in monopattino.
Solo l’intervento di alcuni passanti ha permesso di fermare il pestaggio. La famiglia della vittima ha presentato denuncia ai carabinieri e la madre non nasconde la sua preoccupazione: «È possibile che i nostri figli non possano più girare tranquilli nel loro quartiere?».
Serve «un controllo più attento»
L’episodio si inserisce in un clima di crescente tensione a Redona. Proprio in questi giorni è arrivata alla nostra redazione la segnalazione di un residente, che rimarca comportamenti intimidatori da parte di gruppi di giovani nella zona, con episodi di molestie e aggressioni verso coetanei.
«Parliamo di comportamenti intimidatori e violenti che non possono essere ignorati o sottovalutati» recita il messaggio dell’uomo, che invita la comunità a «prestare maggiore attenzione a quanto accade nei nostri quartieri».
«È importante aprire bene gli occhi, non abbassare la guardia e promuovere una convivenza basata sul rispetto reciproco e sulla legalità», prosegue il residente nella sua segnalazione, auspicando «un controllo più attento del territorio» per prevenire che situazioni del genere possano degenerare ulteriormente.
Il 25 ottobre in piazza per la sicurezza
Il tema della sicurezza si conferma quindi uno dei più caldi e sentiti in città. Non a caso, nei giorni scorsi è stato reso noto che sabato 25 ottobre, in centro, si terrà una manifestazione «pacifica, apolitica e apartitica» per chiedere «più controlli e prevenzione sul territorio; rilancio delle aree degradate; tutela di chi vive, lavora, studia e cresce in questa città». A indirla il Comitato Noi Bergamo Insieme e vi prenderanno parte praticamente tutti i Comitati di cittadini residenti nelle zone centrali di Bergamo.