Il ragazzo russo che rischia la galera per aver giocato a Pokémon Go

Il gioco sviluppato dalla Niantic è stato un successo planetario, tanto da sollevare preoccupazioni sugli eventuali pericoli di un'applicazione che fonde il virtuale con il reale. Utilizzare Pokémon Go in luoghi poco adatti può infatti portare a spiacevoli imprevisti, come accaduto a un ragazzo russo, che ora rischia una condanna a cinque anni di carcere
Cattivi esempi. La realtà aumentata è riuscita grazie a Pokémon Go a mostrare le sue potenzialità a tante persone che non conoscevano questo genere di tecnologia. La scelta di un brand così famoso e di successo per la creazione di un gioco è stata una mossa di marketing a dir poco geniale, tanto che nei giorni successivi al lancio, sul web non si è parlato d'altro e le strade erano invase da novelli allenatori di Pokémon. Per giocare è necessario muoversi per le strade delle nostre città e così molte persone sono state spinte a conoscere luoghi vicini ma sconosciuti e a incontrare persone con cui altrimenti non avrebbero avuto alcun contatto.
Come per tutti i giochi, però, c'è anche chi ha deciso di trovare scorciatoie per vincere più facilmente. Sono stati diversi i casi segnalati di ragazzi che circolavano in auto o in motorino per raggiungere più velocemente i Pokémon da catturare, tenendo lo smartphone sempre sottocchio e trascurando la guida. C'è anche chi, camminando, non si è accorto di ostacoli che si sono presentati sulla propria strada o non ha prestato attenzione al momento di attraversare un passaggio pedonale, cavandosela però quasi sempre con un grande spavento e pochi danni. Sia in Italia che all'estero ci sono stati anche Youtuber piuttosto noti che hanno mostrato loro stessi mentre commettevano queste infrazioni, cercando poi di liquidare l'accaduto o chiedendo scusa solo per placare le polemiche. Il pubblico di questi Youtuber è molto vasto, sono stati in molti quindi a chiedersi se un video visto anche da un milione di persone potesse essere spunto per l'emulazione di un comportamento scorretto.
https://youtu.be/PfMn1yahGYk
L'accusa ad un ragazzo russo. In agosto, però, l'utenza di Pokémon Go ha subito una notevole diminuzione in termini numerici e questo genere di discussioni è passato un po' di moda, ma ci sono Paesi che hanno preso la faccenda molto seriamente. In Russia un ragazzo di 21 anni è stato arrestato e rischia, a seguito del processo, fino a cinque anni di carcere per aver giocato a Pokémon Go all'interno di una chiesa. Ruslan Sokolovsky è uno Youtuber piuttosto noto in patria e ha caricato sul proprio canale un video nella quale si riprendeva mentre catturava alcuni Pokémon in una chiesa di Yekaterinburg ai primi giorni d'agosto. All'inizio del video, visto ad oggi più di un milione di volte, il vlogger riferisce che i telegiornali hanno messo in guardia i giocatori su possibili conseguenze legali nei confronti di chi sarebbe stato scoperto a giocare all'interno di una chiesa. Sokolovsky, forse con un po' troppo ottimismo, spiega così la sua decisione: «Come può qualcuno compiere un reato entrando in una chiesa con uno smartphone? Ho deciso di catturare qualche Pokémon in chiesa, perché no? Credo sia sicuro e non proibito dalla legge, quindi andiamo».
Secondo quanto riportato dalla stampa russa, le indagini sono cominciate dopo pochi giorni dal caricamento del video su Youtube. Le autorità locali hanno dichiarato che il ventunenne russo è stato accusato di incitamento all'odio e all'offesa alla libertà religiosa. Al momento sono previsti due mesi di detenzione ma la pena potrebbe aumentare fino a raggiungere i cinque anni di prigione. L'accusa, come spiegato da The Guardian è la stessa che ha fatto rinchiudere in carcere due rappresentanti delle Pussy Riot nel 2012.
A Russian kid was sent to jail for playing Pokemon Go in church. He faces 5 years jail.#FreeSokolovskyhttps://t.co/Xy47YA8xJB
— Pussy Riot (@pussyrrriot) 3 settembre 2016
Le reazioni all'arresto. Ruslan Sokolovsky ha un canale su Youtube con oltre 300mila iscritti e nel passato ha già pubblicato diversi video di critica nei confronti della chiesa russa. L'ultimo suo video però è stato mostrato da diversi media locali, scatenando reazioni e dando vita ad un dibattito sulla questione. Il ragazzo probabilmente non si aspettava tutta questa attenzione e ha pubblicato lui stesso altri video in cui discuteva delle repliche fatte al proprio video. Diverse personalità russe hanno rilasciato dichiarazioni in merito all'incarcerazione di Sokolovsky la scorsa settimana. Il portavoce della chiesa ortodossa russa, Vladimir Legoyda, ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un messaggio spiegando che Sokolovsky è un noto giovane blogger che opera con lo stile di Charlie Hebdo, e che non avrebbe dovuto essere arrestato per aver catturato Pokémon. Yevgeny Roizman, il sindaco di Yeketerinburg, ha dichiarato che l'arresto è stata una vergogna, aggiungendo però parole poco lusinghiere: «Non si può arrestare qualcuno per la sua idiozia».
Su Twitter si è presto diffuso l'hashtag #FreeSokolovsky e tra i primi a dimostrare il proprio supporto ci sono proprio le Pussy Riot, gruppo di attiviste che negli ultimi anni sono finite più volte sui giornali per le loro proteste contro il governo russo. Da quando è stata diffusa la notizia dell'arresto inoltre è stato segnalato che alcuni attivisti avrebbero in mente di organizzare una caccia ai Pokémon di protesta a San Pietroburgo, più precisamente nella Cattedrale di Kazan. L'avvocato Arkady Chaplygin, membro del partito progressista russo, ha invitato tramite i suoi profili social altre persone a giocare a Pokémon per protestare contro l'arresto di Sokolovsky.
2 criminal articles & up to 5 years in jail
for catching fucking pokemons in a church#FreeSokolovsky pic.twitter.com/enTl2UnNRL
— Pussy Riot (@pussyrrriot) 3 settembre 2016
Pokemon Go in Russia. Il rilascio dell'applicazione della Niantic è stato fino ad oggi osteggiato dalle autorità russe, che infatti non ne hanno permesso la diffusione, almeno tramite canali ufficiali. Esistono però modi di aggirare gli ordinari App store, come fatto da migliaia di ragazzi in Italia quando il gioco era stato reso disponibile soltanto in Nuova Zelanda e Giappone. Le autorità russe hanno apertamente criticato Pokémon Go, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza pubblica e ipotizzando la possibilità che servizi di intelligence stranieri potrebbero aver contribuito alla programmazione della app. È molto improbabile che nel prossimo futuro si deciderà di accettare il rilascio del gioco nel proprio Paese, ma la speranza è che queste proteste salvino un ventunenne da una pena decisamente troppo severa.