Terrore in collina

Rapina in villa a Cenate Sopra: banditi estraggono una pistola e minacciano una donna

Alle 22 di domenica 6 ottobre, la vittima si è ritrovata davanti quattro malviventi, che le hanno preso i gioielli

Rapina in villa a Cenate Sopra: banditi estraggono una pistola e minacciano una donna
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Ore 22 di domenica 6 ottobre, siamo in una villa in collina a Cenate Sopra. Una donna si ritrova davanti a un gruppo di quattro uomini dal volto coperto: uno di loro estrae una pistola, cercano oggetti di valore, ma non ce ne sono.

Allora lei viene strattonata ed è costretta a consegnare tutti i gioielli che ha addosso poi, quando se ne vanno, passato un certo tempo, chiama i carabinieri.

Un furto in passato

Quella che poteva sembrare una tranquilla serata in Val Cavallina si è trasformata in un incubo per la signora, che si trovava nella casa dei suoceri, in quel momento fuori. I padroni di casa, come riportato oggi (mercoledì 9 ottobre) da L'Eco di Bergamo, avevano tra l'altro già subito un furto in passato, con i ladri che si erano portati via gioielli e orologi, per cui non tenevano più preziosi nella loro abitazione.

Questo, però, i malviventi del fine settimana non lo sapevano e non si è ancora capito se avessero tenuto d'occhio la dimora, per studiare un piano per il colpo, prima di entrare in azione. Ma è molto probabile.

Donna minacciata con una pistola

Forse hanno aspettato che i proprietari uscissero, pensando di avere campo libero. Fatto sta che sono entrati nella villa, trovandosi invece davanti alla nuora, e uno dei banditi ha tirato fuori l'arma, anche se non è chiaro se si trattasse di una pistola vera, oppure di un modello giocattolo.

Hanno frugato ovunque, tuttavia non trovando niente di particolare valore hanno minacciato la signora, spintonandola e facendosi appunto dare tutti i monili che indossava. Se ne sono infine andati e la vittima, rimasta terrorizzata, quando si è accertata di essere sola ha chiamato i militari, che si sono subito precipitati all'abitazione. Adesso, gli uomini dell'Arma stanno svolgendo le indagini per individuare i responsabili della rapina. Un aiuto potrebbe arrivare dalle telecamere presenti in zona.

Commenti
Alessandra C.

Finchè non si capirà che la vera sicurezza nasce da una società dove ciascuno è integrato e parte di una comunità, finchè i nostri governanti cercheranno di creare problemi sociali togliendo diritti invece che risolverli, finchè non ci saranno investimenti efficaci sul mondo del lavoro e su un'economia che sta andando in default nonostante l'impennata di spese militari, finchè non si costruirà una cultura basata sul rispetto reciproco invece che sull'arroganza e sulla prepotenza, la piccola delinquenza non potrà che aumentare e noi saremo sempre più in pericolo. La sola sicurezza italiana nasce dall'integrazione sociale e dal rafforzamento dei diritti e del welfare, non certo dal suo smantellamento.

RT

GRANDE F.G.Parole sante!!

Francesco Giuseppe

Ormai è diventato perfino inutile raccontare questi fatti. Tanto noi cittadini non possiamo difenderci in alcun modo, mai! Chi lo fa finisce in galera, non sia mai che un lavoratore del crimine possa essere ostacolato da un semplice cittadino, armato o no. Del resto neppure un poliziotto può più difendere se stesso dai criminali (lo si è visto bene ieri a Crotone) che viene lui indagato, non i criminali. I magistrati non stanno con le vittime e i cittadini, ma liberano i criminali e i violenti senza problemi. A questo punto michiedo perchè manteniamo un sacco di gente in polizia, CC, magistratura, ecc. quando non sono più utili ai cittadini che li pagano. Anche in questo caso servono solo per eventuale assicurazione, non certo per impedire rapine.

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