Fugge sulla Teb dopo aver rapinato un supermercato a Ranica: arrestato ad Albino
Un uomo di 44 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato fermato martedì 26 febbraio mentre scappava a bordo a bordo del mezzo pubblico

Un uomo di 44 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato martedì 26 febbraio dopo aver rapinato un supermercato nel centro di Ranica. I carabinieri della compagnia di Clusone sono riusciti a intercettarlo mentre tentava di fuggire a bordo di un treno della Teb diretto ad Albino.
Intercettato alla fermata
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, il rapinatore è entrato nel supermercato armato di coltello e, minacciando la cassiera, ha sottratto circa 500 euro dal registratore di cassa. La dipendente, di fronte alle minacce, ha immediatamente chiamato il numero unico di emergenza 112 fornendo una descrizione dettagliata dell'uomo.
La centrale operativa della compagnia carabinieri di Bergamo ha subito attivato le ricerche, coordinandosi con la centrale di Clusone. I militari hanno ipotizzato che il rapinatore potesse fuggire utilizzando il trasporto pubblico e hanno concentrato l'attenzione sulla fermata della Teb di Ranica.
Una volta appreso che un treno era appena partito in direzione Albino, i carabinieri hanno predisposto un controllo alla stazione di arrivo. Nonostante la folla di studenti, i militari sono riusciti a individuare e bloccare il sospettato senza creare allarmismi tra i passeggeri. L'uomo è stato trovato in possesso del coltello utilizzato per la rapina, nascosto all'interno della giacca, e dei 500 euro sottratti dal supermercato.
Indagini in corso
A supporto dell'operazione sono state acquisite le immagini di videosorveglianza sia della Teb che del supermercato, rafforzando ulteriormente gli indizi a carico del 44enne bergamasco. Il procedimento si trova ancora alle indagini preliminari e la somma di denaro rubata è stata riconsegnata al titolare del supermercato.
Il pubblico ministero della procura della Repubblica di Bergamo, che ha coordinato le indagini, ha richiesto la convalida dell'arresto e l'emissione della misura cautelare della custodia in carcere, poi convalidata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bergamo, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'indagato.
Carabinieri e Polizia fanno egregiamente il loro mestiere, ma la sensazione è che abbiano a disposizione una paletta bucata per svuotare il mare ...