Fermati

Rapinavano banche mascherati da anziani e armati di taglierini: in carcere un bergamasco (con il complice)

Un colpo riuscito a Scanzorosciate, un altro tentato nel Veronese. Arrestati un 49enne di Telgate e un 66enne di Palazzolo sull'Oglio

Rapinavano banche mascherati da anziani e armati di taglierini: in carcere un bergamasco (con il complice)

Prima hanno rapinato una banca a Scanzorosciate, poi in provincia di Verona, con lo stesso modus operandi: taglierini alla mano e maschere realistiche di anziani in volto. I due autori sono stati rintracciati e quindi trasportati in carcere nella mattinata dello scorso sabato 4 novembre dai carabinieri di Bergamo. Si tratta di un 49enne di Telgate e di un 66enne originario di Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia, residente in Romania.

Ci hanno riprovato nel Veronese, senza successo

La prima rapina risale al 17 aprile scorso, a Sanzorosciate. Nel mirino dei due delinquenti una filiale della Banca di credito cooperativo dell’Oglio e del Serio. I due uomini, con indosso maschere realistiche raffigurati volti di anziani e armati di taglierini, si erano fatti consegnare il denaro in cassa e poi erano fuggiti su una Fiat Panda rubata, poi ritrovata incendiata in via Enrico Fermi.

Da quel primo episodio, i carabinieri di Bergamo hanno avviato un’attività investigativa a 360° basata sia su metodi tradizionali, come analisi di immagini, servizi di osservazione e pedinamento, che integrata da intercettazioni. Un paziente lavoro, che ha permesso ai militari di seguire e ricostruire i movimenti dei sospettati.

Il 13 maggio il secondo colpo, questa volta alla filiale Monte dei Paschi di Siena di Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona. I due avevano attuato lo stesso modus operandi della prima rapina: maschere da anziani e taglierini alla mano. In questa seconda occasione, tuttavia, non erano riusciti ad accedere alle casseforti, così hanno desistito fuggendo a bordo di una Lancia Y rubata che i carabinieri hanno recuperato poco dopo.

I sedili erano già impregnati di liquido infiammabile, pronta per essere incendiata. Il mezzo era stato quindi restituito al proprietario. In quello stesso giorno, a Sirmione – in provincia di Brescia – nelle vicinanze di un supermercato, i militari bergamaschi hanno rintracciato i sospettati, sequestrando loro indumenti, maschere e taglierini utilizzati per la rapina. Tuttavia, dal momento che mancava la flagranza di reato (cioè non erano stati colti nell’atto), erano stati deferiti in stato di libertà.

Per quest’ultimo tentativo di rapina nel Veronese, il 27 maggio la sezione operativa a Trezzo  sull’Adda (Milano) ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Verona, su richiesta della procura scaligera. I due sono stati quindi trasportati in carcere a Bergamo.

Da successive indagini è emerso che anche dietro la rapina a Scanzorosciate c’erano i due malviventi: così è stata emessa una nuova ordinanza, da parte del Gip del Tribunale di Bergamo, su richiesta della procura orobica, che è stata eseguita il 4 ottobre mentre gli indagati erano già detenuti per la vicenda veronese.