Nota ufficiale

Rapine in Bergamasca, Carnevali e Angeloni: «L’attenzione dei malviventi è sui quartieri residenziali: servono rinforzi»

All'indomani del tentato furto nella casa di Gianfederico Belotti, nel quartiere Finardi, sindaca e assessore chiedono interventi dallo Stato

Rapine in Bergamasca, Carnevali e Angeloni: «L’attenzione dei malviventi è sui quartieri residenziali: servono rinforzi»

«È evidente che l’attenzione delle organizzazioni malavitose si stia concentrando in modo particolare su ville e quartieri residenziali». Così esordiscono la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni in una nota congiunta, diramata nel pomeriggio di domenica 7 dicembre, all’indomani della tentata rapina avvenuta nella casa del noto agente immobiliare Gianfederico Belotti, nel quartiere Finardi.

Quel che già si sta facendo

«Per monitorare e prevenire queste situazioni – si legge nella nota -, nel quartiere Finardi sono stati attivati otto punti di videosorveglianza pubblica, collegati non solo con la polizia locale, ma anche con la questura e i carabinieri. Inoltre, grazie al prezioso lavoro di collaborazione con il consorzio Finardi, è attivo un gruppo di controllo di vicinato. Durante la serata di sabato 6 dicembre, la polizia locale era presente con quattro pattuglie per interventi, controlli e presidio nelle zone più attive».

Sindaca e assessore esprimono vicinanza e solidarietà alla famiglia Belotti per quanto avvenuto. I malviventi hanno inizialmente fatto irruzione nella taverna forzando la porta a vetri, senza riuscire a raggiungere i piani superiori per la presenza di una porta blindata. Sono quindi usciti in giardino, cercando un nuovo passaggio e trovandolo nella porta finestra della lavanderia. Ad avvisare la famiglia i vicini di casa.

«Ulteriori risorse sono imprescindibili»

«È evidente che c’è una crescente incidente di reati, evidenziata anche nell’ultimo rapporto sulla qualità della vita della provincia del Sole 24 ore». Nella nota è stato ricordato anche un altro recente fatto di cronaca, che si è verificato a Treviglio nella casa dell’imprenditore del trasporto pubblico con la Sai Treviglio, Angelo Marini. Una banda di rapinatori dell’Est Europa si è intrufolata in casa, lo scorso 27 novembre, legando a delle sedie e picchiando i due figli trentenni dell’uomo per farsi consegnare soldi e preziosi, sotto gli occhi della madre.

«È palese che non bastano proclami e le sole sostituzioni del personale per garantire la sicurezza dei cittadini. È fondamentale che arrivino rinforzi di personale delle forze dell’ordine, soprattutto della polizia di stato, affinché la presenza sul territorio sia più visibile e tangibile – continua la note -. Solo con una maggior presenza dello Stato, con un adeguato potenziamento e proseguendo nel coordinamento efficace tra le diverse agenzie di sicurezza potremo affrontare con successo questa crescente minaccia».

«Ma è chiaro – concludono – che ulteriori risorse sono imprescindibili per indagare, perseguire e garantire la sicurezza dei nostri quartieri e la tranquillità delle nostre famiglie. Ora più che mai è necessaria una risposta incisiva dello Stato per proteggere la comunità, individuare e prevenire simili situazioni in futuro».