Rate di prestiti e mutui a propria insaputa, a Bergamo le truffe online crescono del 69%
I pirati informatici rubano le identità di ignari utenti, che si accorgono del raggiro solo quando c'è da pagare
Le frodi creditizie, in Bergamasca, sono aumentate del 69 per cento e la maggior parte delle vittime sono giovani.
A riportare il fatto è oggi (giovedì 22 dicembre) l’Eco di Bergamo, che fa riferimento al report dell’osservatorio Crif, azienda leader in Europa specializzata proprio nelle informazioni creditizie. I dati fanno riferimento ai primi sei mesi di quest’anno e nella nostra provincia si sono verificate 175 reati di questo tipo: la Bergamasca è così al terzo posto dopo Milano, in cui se ne sono registrate 601, e Brescia con 234 casi denunciati. In tutta la regione, invece, le frodi sono state 1.800.
Le dinamiche sono molto simili per i vari episodi: le generalità vengono sottratte online agli utenti con programmi o mail all’apparenza innocue, dopodiché i truffatori acquistano beni attraverso un finanziamento, quale può essere un mutuo o un prestito: le persone raggirate si accorgono solo all’ultimo della trappola in cui sono cadute, quando a casa arrivano le notifiche di pagamento.
I prodotti che i criminali scelgono più frequentemente sono gli elettrodomestici, al secondo posto ci sono auto e moto e poi cellulari ed apparecchi elettronici. Non mancano le frodi riguardanti arredamento ed immobili, così come viaggi e vacanze. La cifra che lascia forse più sbalorditi è quella dell’aumento delle piccole frodi, ovvero quelle che non superano i 1.500 euro: sono praticamente raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un +188,9 per cento e costituiscono il 34,7 per cento dei casi.
Fa riflettere anche l’età dei bersagli di queste truffe: il 26,5 per cento del totale infatti è costituito da giovani tra i 18 ed i 30 anni, con un incremento dei casi rispetto allo stesso periodo del +9,5 per cento. A seguire c’è la fascia dai31 ai 40 anni (21,7 per cento), quella dai 41 ai 50 anni (21,6 per cento), 51-60 anni (16,2 per cento) e gli over 60 (13,6 per cento).
Il danno medio in Italia per ogni vittima è pari a 4.700 euro, mentre quello complessivo è di circa 72 milioni di euro, mentre nel 2021 erano 63 milioni. Per evitare di finire in trappola, è sempre meglio evitare di cliccare su link inviati con messaggi o mail sospette, così come fare attenzione all’affidabilità dei siti su cui si effettuano acquisti con carte di credito o altri strumenti di pagamento.