La Regione ha presentato al Governo un pacchetto di aiuti per imprese e lavoratori
«Dal primo momento di questa emergenza sanitaria ci sono comparti che hanno sofferto molto, in primis quelli del turismo e della ristorazione ma tutti i comparti si sono trovati in difficoltà. Per questa ragione abbiamo mantenuto un contatto costante con tutti i rappresentanti di categoria e i sindacati e, sulla base delle loro richieste, abbiamo presentato al Governo un pacchetto di aiuti necessari a sostenere le necessità di ogni settore».
Lo ha annunciato il governatore regionale lombardo Attilio Fontana, intervenuto in diretta su Facebook per tracciare il punto delle iniziative messe in atto da Regione Lombardia per fronteggiare l'evolversi della situazione epidemiologica legata al Coronavirus. Come confermato dallo stesso Fontana, la Regione ha acquisito il via libera anche dalle Parti Sociali per l’attivazione della cassa integrazione e per la cassa in deroga a favore delle imprese lombarde, con uno stanziamento di 135 milioni di euro. L’intento è quello di attivare il provvedimento con effetto retroattivo. «Abbiamo chiesto l'adozione della cassa in deroga per le aziende anche con un solo dipendente, per i lavoratori autonomi, per i professionisti e per le grandi imprese - ha spiegato il presidente regionale -. Abbiamo presentato richieste specifiche che, se applicate, possono dare un aiuto immediato. Inoltre, abbiamo raggiunto un accordo con i sindacati per l'attivazione dello smart-working».
«Stiamo facendo un lavoro immenso, mi auguro che il Governo appoggi le misure che abbiamo presentato - conclude Fontana -. E' impossibile fare previsioni sull'evoluzione e il protrarsi del contagio. Siamo però convinti che se ci sarà la collaborazione dei cittadini si potrà tornare alla normalità nello spazio di qualche settimana, altrimenti questa situazione durerà molto tempo. Nella prima zona rossa (quella del lodigiano), grazie alle misure restrittive adottate, lo svilupparsi del contagio è decisamente più basso rispetto a quanto sta avvenendo nel resto della Lombardia. Dobbiamo ringraziare il sistema sanitario lombardo per il lavoro che sta facendo. Per ora stiamo riuscendo a tenere testa a tutte le esigenze, ma non possiamo resistere a lungo. Serve una vera inversione di tendenza e perché ciò avvenga serve che la gente prenda coscienza di quanto sta avvenendo».