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Reja, mille panchine in Italia Col Genoa largo ai giovanotti

Reja, mille panchine in Italia Col Genoa largo ai giovanotti
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Reja festeggia le mille panchine in Italia, ma a meno di un colpo di scena finale, domani contro il Genoa dovrebbe concludere la sua avventura sulla panchina nerazzurra. Si gioca alle 18 a Marassi e nei prossimi giorni scatterà lo “sciogliete le righe”. Il tecnico friulano e l’Atalanta concluderanno una stagione dai due volti - uno splendente, l’altro tormentato - cercando di «fare la gara e centrare il risultato», come ha dichiarato il mister nella conferenza stampa della vigilia. Per questo – ha aggiunto - «serve gente con motivazioni adeguate, tonica». Il che significa: largo ai giovani.

Niente da perdere. «Il Genoa ha stimoli superiori a noi perché punta a centrare la decima posizione e ha la carica che gli deriva dall’entusiasmo per la vittoria nel derby. Voglio una gara libera dal punto di vista mentale, dobbiamo giocarcela a viso aperto. Mi piacerebbe fare risultato, poi vedremo all’opera qualche giovanotto, anche se non basta per dare valutazioni».

Giovanotti in campo. «Abbiamo visto Conti e Freuler, adesso vediamo Gagliardini, che è stato penalizzato dal cambio di modulo ed è giusto dargli questa opportunità». In porta giocherà Radunovic: «un giocatore di prospettiva, ha qualità, certo gli manca maturità perché non ha giocato, anche se ha avuto l’esperienza della Nazionale».

 

 

La vecchia guardia. Non ci sarà Bellini che domenica scorsa ha dato l’addio al calcio giocato. Reja è tornato a elogiarlo: «È stato protagonista anche con l’Udinese, ero commosso io per lui vedendo la manifestazione di affetto nei suoi confronti da parte dei tifosi. Sono sempre bravi i bergamaschi a dimostrare questo attaccamento ai loro giocatori e alla società». E gli altri senatori? «Carmona non se la sente ancora, farà ancora qualche allenamento, sta bene ed è in via di guarigione completa. Gomez, al rientro, è un giocatore di qualità, nel pieno della maturità, sicuramente Conte lo terrà in considerazione: in futuro potrebbe essere un giocatore interessante per la Nazionale italiana». De Roon, fresco di rinnovo, dovrebbe riposare in panchina. Sulla formazione dubbio modulo tra 4-2-3-1 e 4-3-3, quest’ultimo con Gagliardini e Freuler in campo dal 1’.

Le mille panchine. La partita con il Genoa rappresenta per Reja un traguardo importante: mille panchine da professionista in Italia (senza contare dunque l'esperienza con l'Hajduk Spalato). «È un lavoro che mi è sempre piaciuto, ho sempre messo il cuore, quello che mi ha permesso di arrivare a questo punto. Sono stato fortunato, l’ho fatto con professionalità, dedizione e passione. Ho avuto le maggior soddisfazioni negli ultimi anni».

Un primo bilancio e il futuro. «È stata un’annata particolare, mi aspettavo di arrivare un po’ più in alto, toccare i 50 punti», dice il mister. E domani? «Mi manca ancora l’esperienza in Champions League – conclude Reja con una battuta -, mi auguro con l’Atalanta, se sarà da un’altra parte va bene così, ma mi piacerebbe continuare: a Bergamo sono stato bene. Mercoledì mi troverò con il presidente, dopo la cena con la squadra, per capire il mio futuro».

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