Reperivano la droga da Bergamo per spacciarla a Parma: 28 persone in custodia cautelare
L'indagine è partita nel 2020. La nostra provincia era uno dei principali canali di approvvigionamento degli stupefacenti
«La roba dal Marocco», «roba da masticare» e «scarpa»: nomi in codice che in realtà venivano utilizzati per indicare la droga da una rete di spacciatori che agiva anche nella Bergamasca.
L'operazione antidroga – che si è conclusa con un provvedimento di custodia cautelare nei confronti di ventotto persone – è stata portata avanti dai carabinieri di Parma, coordinati dalla Procura e supportati dai colleghi di Bergamo, oltre che di Brescia, Reggio Emilia e Bologna.
Un'indagine partita nel 2020 dopo il sequestro di una modica quantità di stupefacenti. L'attività investigativa ha permesso così di raccogliere indizi su diversi soggetti che potessero spostare grandi quantitativi di cocaina e hashish destinati a essere ceduti attraverso una rete di spacciatori nella provincia di Parma. I canali di approvvigionamento, invece, sarebbero stati individuati in alcuni rifornitori su Bologna, nel reggiano e nella Bergamasca.
Le 33 persone indagate utilizzavano schede telefoniche prepagate e intestate a persone inesistenti ed effettuavano consegne cambiando frequentemente i mezzi di trasporto. Nella giornata di oggi, venerdì 17 giugno, sono state eseguite diciassette ordinanze di custodia in carcere, cinque ai domiciliari e tre obblighi di firma. Tra i reati contestati ci sono detenzione ai fini di spaccio, vendita di sostanza stupefacente, rapina e lesioni.