Un «Requiem» dedicato al ghiacciaio del Gleno. Ormai sciolto
Alcuni musicisti suoneranno rivolti al poco che rimane di quello che in passato era un ghiacciaio alpino
Il riscaldamento globale, il relativo scioglimento dei ghiacciai, l'innalzamento dei mari, le terribili conseguenze che ne deriveranno alle persone che dovranno presto andarsene dalle loro terre. Tutto questo sembra così lontano dalla nostra esperienza provinciale. E invece è più vicino di quanto sembri. E riflettere sui nostri comportamenti quotidiani può fare la differenza.
Insieme agli FFF (Fraiday for future) di Bergamo, Legambiente e Italia Nostra hanno organizzato una iniziativa per riflettere sul cambiamento climatico; sulle conseguenze che ne derivano e per vedere da vicino quanto sta accadendo anche nella Bergamasca. L’iniziativa in particolare si riferisce allo scioglimento dei ghiacciai alpini, la cui perdita non rappresenta solo un problema per le risorse idriche ma anche un venir meno a preziosi fonti geologiche sulla storia della Terra.
Domenica 23 agosto si terrà presso il ghiacciaio del Gleno (vicino al rifugio Curò sopra Valbondione) un «Requiem al ghiacciaio». Alcuni musicisti suoneranno rivolgendosi al ghiacciaio, ormai ridottissimo rispetto ai decenni passati, così come si è soliti dare l'ultimo saluto a una persona cara che muore. Per chi volesse, la partenza collettiva fissata alle ore 8,30 da Valbondione (sentiero n. 305). L'evento vero e proprio si terrà nel pomeriggio alle 15.