Riaperture tra metà maggio e giugno? I commercianti di Spirano scendono in piazza
Un gruppo di negozianti, baristi e ristoratori hanno deciso di infrangere le regole anti assembramento per dimostrare la loro contrarietà rispetto le decisioni del Governo

Nonostante il divieto di assembramenti, c'è chi ha deciso di violare le regole per fare sentire forte e chiara la propria voce. Come i commercianti di Spirano, che hanno deciso di seguire l'esempio dei colleghi di Urgnano e di Romano di Lombardia e protestare contro i tempi troppo lunghi per la riapertura, rimandata dal premier Giuseppe Conte dal 18 maggio al 1 giugno a seconda della categoria. La notizia è riportato dai colleghi di PrimaTreviglio.
«Non possiamo permetterci di stare chiusi ancora un mese», spiegano i commercianti spiranesi nell'appello con cui hanno annunciato la protesta, che andrà in scena questa sera (28 aprile). «Qui a Spirano non abbiamo una vera associazione dei commercianti – hanno poi aggiunto –. Un tempo c’era, ma ora non più. Siamo un gruppo autonomo autocostituitosi in questi giorni, un gruppo che comprende una quindicina tra parrucchieri, estetiste, bar e ristoranti».
«Avendo saputo che i nostri colleghi di Urgnano e Romano questa sera organizzeranno una sorta di manifestazione in piazza, ci siamo mossi anche noi – ha proseguito Veronica, la portavoce del gruppo spiranese –. Vogliamo far sentire la nostra voce per sensibilizzare le autorità circa i tempi di riapertura delle nostre attività, che speriamo possano essere anticipati. L’appuntamento sarà questa sera, dopo cena, al Palaspirà».