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Rider, arriva il contratto nazionale. Cgil: «Una facile scorciatoia»

Questi lavoratori rimarranno precari senza possibilità di una occupazione stabile, facilmente licenziabili e privi di una minima tutela..

Rider, arriva il contratto nazionale. Cgil: «Una facile scorciatoia»
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È stato firmato il contratto nazionale per i rider, ma la Cgil non ci sta e definisce «scorciatoia facile» la via scelta da Assodelivery che così facendo ha rinunciato al confronto che da mesi si era aperto con i sindacati al ministero. «Il testo sottoscritto - affermano i sindacalisti della Cgil - riconosce come accettabile il cottimo per l’attività di queste lavoratrici e lavoratori, che così rimarranno definiti come autonomi, ossia collaboratori occasionali e Partite Iva senza nessuna possibilità di avere una occupazione stabile: lo scambio prevede basso salario per maggiore precarietà». In una nota del sindacato nazionale si spiega che «a questi lavoratori non verranno retribuite malattia, tredicesima, ferie e la maternità; potranno essere licenziati e quando avranno raggiunto il tetto retributivo massimo per le collaborazioni occasionali (5.000 euro annui) potranno riconsegnare i loro nuovi dispositivi di lavoro generosamente concessi in virtù di questo accordo. Non siamo disponibili a permettere che la precarietà di questi lavoratori venga sancita da un’intesa che consideriamo penalizzante per i lavoratori ed illegittimo».

«Siamo presenti a Bergamo al fianco dei rider della città dall’estate 2018, abbiamo avuto modo a lungo di ascoltare le loro richieste. Durante il periodo più duro del Covid-19, in collaborazione con il Comune di Bergamo, abbiamo distribuito loro mascherine di protezione: la rappresentanza si fa ascoltando i lavoratori, non scegliendo scorciatoie nei tavoli nazionali»: così, Paola Redondi, segretaria generale di Nidil-Cgil di Bergamo, e Francesco Chiesa che per il sindacato segue il settore, commentano la notizia della firma del primo Contratto nazionale dei rider tra Ugl e Assodelivery, l’associazione che rappresenta l’industria italiana delle consegne di cibo a domicilio, a cui aderiscono Deliveroo, Glovo, Just Eat, Social Food e Uber Eats.

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