Riemerge un cadavere nell'Adda, si pensa sia un'infermiera scomparsa a Lodi
Antonella Sofia, 40 anni, in servizio all’ospedale Maggiore, è sparita circa una settimana fa senza lasciare traccia e dopo un sms inquietante
Da circa una settimana a Lodi si sono perse completamente le tracce di Antonella Sofia, 40 anni, infermiera in servizio all’ospedale Maggiore cittadino. Ma ieri sera (venerdì 24 settembre) dalle acque dell’Adda, nel tratto di fiume che scorre nel territorio di Pizzighettone, è riemerso un corpo.
Come riportano i colleghi di PrimaLodi, l’ipotesi è che il cadavere sia proprio quello della quarantenne, che prima di scomparire avrebbe mandato un messaggio all'ex fidanzato in cui diceva «Questa volta spengo il telefono per sempre».
Il primo avvistamento della salma sarebbe avvenuto poco dopo le 18, ad opera di due ragazzi che si trovavano sull'Adda a pescare e che hanno dato l’allarme. L'attenzione dei giovani pescatori era stata attirata da qualcosa nell'acqua che galleggiava compiendo un movimento circolare, completamente abbandonata al volere della corrente.
Dopo la segnalazione sono scattate le ricerche, ma il corpo è stato trascinato via dalla corrente. L'obiettivo era però quello di recuperarlo prima del calar della notte e, soprattutto, prima che raggiungesse il Po.
Da giorni gli inquirenti sono alla ricerca dell’operatrice sanitaria. Oltre ad aver setacciato il Lodigiano, gli investigatori hanno battuto nei giorni scorsi anche il Cremonese, nella porzione di territorio compresa tra Pizzighettone e Crotta, senza però trovare tracce della donna. Ora la possibile svolta nel caso, anche se le risposte arriveranno solo dagli esami autoptici che verranno effettuati nelle prossime ore.