Rimane grave la 11enne di Caravaggio rimasta sul fondo della piscina mentre era in gita con il Cre
Ancora da capire le dinamiche esatte dell'accaduto. La ragazzina è in Rianimazione al Papa Giovanni in prognosi riservata
Gli altri ragazzini hanno assistito alla scena mentre, tirata fuori dalla piscina dopo aver passato tra un minuto e mezzo e i due minuti sott'acqua, il bagnino ha iniziato a praticarle il massaggio cardiaco.
Rimangono ancora da capire le esatte dinamiche di quanto accaduto nella drammatica mattinata di ieri (lunedì 17 giugno) a Inzago, dove F. S., undicenne senegalese in gita con il Cre di Caravaggio, è stata scoperta sul fondo della vasca in arresto cardiocircolatorio, per poi essere rianimata e trasportata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
La parziale ricostruzione degli eventi
Gli inquirenti stanno infatti ancora cercando di ricostruire i fatti della scorsa giornata, quando la prima uscita estiva del centro ricreativo della Bassa si è trasformata all'improvviso in un incubo. Secondo le informazioni a disposizione, il viaggio nel Milanese al parco acquatico sarebbe stato pianificato nei minimi dettagli in precedenza e ad accompagnare bambini e ragazzi, circa duecento, c'erano gli animatori, diversi dei quali minorenni, e il vicario don Andrea Piana.
Già alla partenza in bus, proprio gli animatori avevano raccomandato a chi non era autonomo in vasca, dopo aver verificato chi sapeva nuotare e chi no in precedenza, di non entrare da soli e di aspettare la presenza di almeno due di loro lì vicino. Arrivati al parco, mentre i responsabili andavano a cambiarsi, alcuni piccoli presi probabilmente dall'entusiasmo sono corsi verso la piscina e, tra questi, c'era anche la ragazzina, che frequenta la quinta elementare in paese.
Ciò che è avvenuto dopo è ancora abbastanza nebuloso: forse un malore, oppure un atterraggio di testa dopo un tuffo. Uno degli elementi certi è che la vasca fosse quella centrale, che degrada in maniera progressiva dal bordo fino a diventare più profonda, e l'undicenne è stata recuperata in un punto in cui l'altezza era di un metro e sessanta circa, quindi una zona dove non toccava con i piedi. Secondo però una versione della vicenda, riportata oggi (martedì 18 giugno) da BergamoNews, avrebbe avuto luogo una gara di apnea tra le bambine ma, a un certo punto, quando le amichette sono riemerse si sarebbero accorte che F. S. era rimasta sul fondo.
La rianimazione e il trasporto in ospedale
A quel punto, hanno allertato il fratello più grande, che insieme a un animatore l'ha tirata fuori dalla piscina, poi il bagnino ha iniziato a praticarle il massaggio cardiaco, assistito nella rianimazione da don Andrea. Nel frattempo, diffusasi velocemente la notizia di quanto accaduto, intorno alla scena si è formato un capannello di bambini e ragazzini, che sarebbero com'è chiaro rimasti impressionati dall'emergenza in atto davanti a loro.
Sul posto, dopo la chiamata dei soccorsi, sono arrivati un'ambulanza e l'elisoccorso, la rianimazione è stata continuata dai sanitari del 118 e poi la paziente è stata trasportata in volo al Papa Giovanni in Rianimazione, dove oggi la prognosi rimane riservata. La piccola sarebbe ancora grave, sebbene stabile.
Accertamenti sull'accaduto
Subito i genitori sono stati informati e insieme alla Caritas di Caravaggio l'hanno raggiunta al nosocomio, mentre il parroco monsignor Giansante Fusar Imperatore ha raggiunto la comitiva a Inzago per gestire la situazione e il rientro anticipato. I genitori sono poi passati in oratorio a riprendere i figli, dato che com'è comprensibile molti sono voluti tornare a casa, dopo la terribile giornata. Sul luogo dell'episodio sono arrivati invece anche la Polizia locale di Inzago ed i carabinieri di Pioltello, per effettuare i dovuti accertamenti, ma pare che dalle telecamere non arriverà nessun aiuto, in quanto non avrebbero ripreso la scena.
Lunedì sera, i cittadini di Caravaggio si sono riuniti in oratorio per un momento di preghiera per la ragazzina, mentre il sindaco, Claudio Bolandrini, ha voluto esprimere vicinanza alla famiglia a nome di tutta la comunità, nella speranza che la situazione si possa concludere al meglio.