Val Cavallina

Rintocchi commossi, i Campanari ricordano a Grone i morti del Coronavirus

Giovedì 13 agosto concerto con il castello mobile della Federazione Campanari Bergamaschi in memoria dei sacerdoti e dei suonatori morti a causa del Covid

Rintocchi commossi, i Campanari ricordano a Grone i morti del Coronavirus
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Ci saranno l’emozione intensa del ricordo, la volontà di dare un estremo addio a chi se ne è andato nei giorni cupi della pandemia, ma anche l’impegno a portare avanti una tradizione che diventa melodia. Giovedì 13 agosto la Federazione Campanari Bergamaschi dislocherà il proprio castello mobile a Grone, in Val Cavallina, dove la comunità ricorda il Novantesimo della posa della prima pietra dell’attuale chiesa parrocchiale, dedicata alla Natività di Maria. L’occasione del concerto di campane, che si terrà sul sagrato della chiesa al termine della messa delle 21, sarà motivo per ricordare i campanari e i sacerdoti vicini alla Federazione Campanari Bergamaschi morti nei drammatici giorni della pandemia da Covid 19.

Secondo i criteri di distanziamento attuali, previsti dalle norme, si alternerà alla tastiera del concerto mobile una piccola rappresentanza dei suonatori della Federazione, che proporranno brani religiosi e brani cari alla tradizione dei luoghi da cui provenivano sacerdoti e suonatori defunti. «Sarà un momento di musica, ricordo e commemorazione - spiega Luca Fiocchi, presidente della Federazione Campanari Bergamaschi - in un’area come quella della Val Cavallina e dei Colli di San Fermo che sta progressivamente rivitalizzando la tradizione del suono manuale delle campane».

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