Il risiko delle scuole in Alta Val Brembana, dibattito (e scintille) tra i primi cittadini
L’ipotesi potrebbe essere quella di realizzare a Piazza Brembana (primaria) e Lenna (secondaria) i Poli Scolastici e ricollocare a Piazza Brembana (materna, oggi parrocchiale) e Valnegra (nido) le strutture per i bambini da 0-6 anni
di Giambattista Gherardi
«Un progetto su cui lavorare insieme senza forzature e pregiudizi, con il coraggio di allargare la visione al futuro e, soprattutto, alla qualità del servizio educativo». Anche Stefano Ambrosioni, sindaco di Piazza Brembana, interviene sulla questione dei Poli Scolastici diffusi che dovrebbero nascere in Alta Valle Brembana fra i comuni di Lenna, Valnegra, Roncobello, Moio e, appunto, Piazza Brembana per l’anno scolastico 2021-2022.
Di massima, la proposta sul tavolo è quella lanciata dallo stesso Ambrosioni (allora nelle vesti di sindaco di Lenna) nel 2012. Prevederebbe una riorganizzazione con un polo 0-6 anni a Lenna (nido attualmente a Valnegra e unificazione delle materne di Valnegra, Piazza Brembana e Lenna), un polo di scuola primaria a Piazza Brembana (per tutti i cinque comuni, è già certa la chiusura da quest’anno della scuola di Roncobello) e un polo scuola secondaria di primo grado (scuole medie) a Valnegra. Un piano reso necessario dall’ineluttabilità dei numeri e dalla necessità di questi comuni di montagna di far comunque quadrare i conti.
«È evidente - spiega Ambrosioni - che vi sia la necessità di intervenire, ma è altrettanto chiaro che il confronto fra amministratori debba avvenire ai tavoli e non sui giornali (il riferimento è a ripetuti interventi di “sollecito” apparsi nelle ultime settimane su L’Eco di Bergamo, ndr). La mia proposta di otto anni fa aveva il pregio di invocare una razionalizzazione di spazi e risorse, e il fatto che oggi si sia qui a sollecitarne l’attuazione conferma come forse molti nel recente passato l’abbiamo rallentata o addirittura ostacolata. L’evoluzione dei numeri, costantemente al ribasso anche in proiezione, renderà sempre più inevitabile l’intervento del Provveditorato e per questo dobbiamo creare una vera e propria “diga educativa” che punti anche alla qualità del servizio educativo. L’Amministrazione Comunale di Piazza Brembana ha un progetto alternativo, valutato innanzitutto rispetto al livello di educazione che intendiamo proporre ai nostri ragazzi, in modo che possano proporsi alle scuole superiori e all’università con un bagaglio adeguato e virtuoso, come i ragazzi che vivono in città. Per questo chiediamo di evitare egoismi e scelte basate solo su criteri economici e strutturali, ma di allargare l’orizzonte all’intera Alta Valle e al futuro sempre più prossimo. Pare incredibile, ma nel giro di dieci anni l’intera Alta Valle Brembana (una ventina di comuni, ndr) potrebbe essere costretta a radunarsi in un unico Polo Scolastico dell’obbligo». Ambrosioni si dice indispettito delle pressioni per ottenere da Piazza Brembana il via libera («Non vorrei che essendo il Comune più grosso ci si ritenesse la mucca da mungere») e rimanda a un tavolo di confronto l’articolazione di una proposta alternativa.
Secondo indiscrezioni, l’ipotesi potrebbe essere quella di realizzare a Piazza Brembana (primaria) e Lenna (secondaria) i Poli Scolastici e ricollocare a Piazza Brembana (materna, oggi parrocchiale) e Valnegra (nido) le strutture per i bambini da 0-6 anni. Un’idea non ancora sul tavolo (se mai lo sarà), che trova indiretta conferma nelle parole di Ambrosioni, che ricorda come «la scuola di Valnegra ha ambienti utili per un museo e non per motivare ragazzi e insegnanti in un’età cruciale. Dobbiamo mettere al primo posto la qualità del servizio e poi adoperarci affinché questa sia sostenibile e gestibile con continuità».
Giovedì 30 luglio, i primi cittadini di Valnegra (Virna Facheris), Moio de’ Calvi (Alessandro Balestra), Roncobello (Ilaria Rovelli) e Lenna (Jonathan Lobati, anche presidente della Comunità Montana) si sono incontrati a Valnegra, con Ambrosioni assente in quanto impegnato a celebrare un matrimonio. Per Piazza Brembana c'erano il vicesindaco Ambrogio Calvi (da poco nominato) e il neo consigliere Danilo Salvini. Settimana prossima potrebbe esserci una nuova tavola rotonda. Vedremo se anche quest’unione s’avrà da fare.