Morte di Giovanna Pedretti, aperto un fascicolo per istigazione al suicidio
L'inchiesta aperta dalla Procura di Lodi. La donna, al centro di un caso mediatico riguardo una recensione, si sarebbe tolta la vita
Potrebbe trattarsi di istigazione al suicidio: la Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per la morte di Giovanna Pedretti, ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano - ma originaria della Bergamasca - che è stata trovata morta nel fiume Lambro domenica 14 gennaio.
La donna era finita al centro di un caso mediatico la risposta (di cui non è ancora stata verificata la veridicità) a una recensione omofoba e contro disabili pubblicata su Google riguardo al suo ristorante "Le Vignole".
Proprio dalla recensione partono le indagini dei carabinieri del reparto operativo della compagnia di Lodi, che cercheranno ora - come riporta Rai News - di risalire all'identità della persona, al computer o allo smartphone dal quale sarebbe stata pubblicata. Sarà interpellata anche la stessa Google, per fare chiarezza.
Nel frattempo si conferma sempre più che l'ipotesi che Pedretti possa essersi tolta la vita: la Procura di Lodi procede infatti ora per istigazione al suicidio. Nei prossimi giorni sarà possibile effettuare nuovi approfondimenti e accertamenti: stando alle prime ricostruzioni, domenica mattina la donna sarebbe uscita di casa all'alba con la sua automobile.
Dopo essersi tagliata le vene dei polsi (sono state infatti rilevate tracce di sangue all'interno della vettura), si sarebbe buttata nel Lambro, senza lasciare alcun biglietto d'addio. La Procura ha disposto l'autopsia sul corpo di Pedretti.
Gus, vedi di scrivere cose logiche e praticabili, non quello che suggerisci tu. Dare in giro i numeri di cellulare? Ma dai! A parte che il malintenzionato può sempre usare SIM che poi distrugge, tu moltiplicheresti le occasioni per gli haters di fare del male agli altri. Il bullismo istituzionalizzato. Le forze dell'ordine hanno i mezzi per trovare chi scrive certe cose, e se le maldicenze diventano invasive e sconfinano in un reato, possono e devono perseguire chi le diffonde.
Basta anonimato.. Bisognerebbe rendere automatico, accanto al commento, il numero di cell. Che si prendano le proprie responsabilità, questi leoni della tastiera.