Rivolta d'Adda, 26enne viola l'obbligo di dimora e finisce agli arresti domiciliari
I militari hanno applicato l'inasprimento di pena deciso dal Gip di Bergamo. L'uomo per quattro volte aveva lasciato la casa in orario notturno
I Carabinieri di Rivolta d’Adda, su ordine del Gip del Tribunale di Bergamo, hanno sottoposto alla misura degli arresti domiciliari un cittadino straniero di 26 anni, pregiudicato, residente in paese. Come spiega PrimaTreviglio, l’uomo era stato arrestato alla fine di novembre a Bergamo per rapina e danneggiamento aggravato e, dopo la convalida dell’arresto, il giudice aveva applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Rivolta.
Il 21 novembre dello scorso anno, una volante era intervenuta nel centro di Bergamo perché un uomo era stato aggredito da due persone che, dopo averlo colpito con alcuni pugni, gli avevano rotto il monopattino scaraventandolo più volte per terra e poi gli avevano strappato dalle mani il telefono cellulare. Gli autori del fatto, uno dei quali era il 26enne residente a Rivolta, erano stati subito rintracciati e arrestati per rapina aggravata e denunciati per danneggiamento aggravato. A seguito della convalida, all’uomo era stata applicata la misura dell’obbligo di dimora nel Comune di Rivolta, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orari notturni.
I carabinieri del posto, ricevuta la comunicazione del provvedimento a carico dell’uomo, hanno eseguito numerosi controlli sul rispetto delle prescrizioni impostegli e hanno accertato, tra maggio e luglio, che l’uomo ha violato la misura in ben quattro circostanze per essersi allontanato arbitrariamente dall’abitazione nella quale doveva trovarsi durante le ore notturne.
I militari hanno sempre informato il Tribunale competente, dettagliando ogni singola violazione dell’uomo e, dopo la terza violazione, l’uomo era stato ammonito. La quarta violazione, della settimana scorsa, prontamente segnalata dai carabinieri di Rivolta al Gip di Bergamo, ha fatto scattare il provvedimento di aggravamento della misura.
Nella mattina del 31 luglio l’uomo è stato quindi rintracciato e arrestato in esecuzione dell’ordine del giudice che, tenuto conto del pericolo di ulteriori violazioni e della necessità di imporre una misura che permettesse il suo controllo in maniera più valida e appropriata, ha applicato gli arresti domiciliari.