Roma, la Grande Monnezza
«Come la fate voi la differenziata a Roma?» chiede Angela Finocchiaro a Maria Amelia Monti. Davanti a loro una montagna di rifiuti accumulati attorno ai cassonetti, ovviamente strapieni. Parlare di differenziata in quel caos è evidentemente fare dell’ironia. Ma così vanno le cose e il video postato dalle due attrici sui loro canali social, Instagram e Facebook è diventato un fenomeno virale, con migliaia di commenti.
C’è chi sta al gioco e continua sul tenore dell’ironia. E chi invece si indigna per questo sussulto anti romano di due attrici che sono a Roma per ragioni di lavoro, ma che portano con loro lo stile di vita delle città del nord. «Sono molto amica di Angela», ha raccontato Maria Amelia Monti. «Lei è a Roma con lo spettacolo Ho perso il filo. Io aspetto di ripartire con Miss Marple. L’ho ospitata da me. La via davanti a casa - come per altro tutta Roma - era imbarazzante: muri di sacchetti abbandonati a cielo aperto. Una situazione surreale. Ci è venuta l’idea di questo sketch. Mio figlio l’ha messo su Instagram. In poche ore cinquecentomila contatti. Idem su Facebook».
Il tema a Roma è decisamente “caldo”. Domenica 6 gennaio il sindaco Virginia Raggi per difendersi ha annunciato di essere al lavoro su un dossier da presentare alla Procura di Roma che fotografa lo stato dell’arte della raccolta dei rifiuti a Roma ed evidenza alcune “stranezze”. Nel mirino in particolare ci sarebbero i casi di assenteismo, cassonetti dati alle fiamme, gli episodi di vandalismo. Tutti non casuali secondo il Campidoglio. Nel corso del 2018 oltre trecentocinquanta cassonetti dati alle fiamme, di cui cinquanta soltanto la notte di Capodanno: complessivamente i cassonetti vandalizzati nel corso dell’anno sono oltre seicento. Nel mirino anche i fenomeni di assenteismo nella municipalizzata Ama spa che gestisce il ritiro dei rifiuti: ad aprile l’azienda aveva denunciato il 15,6 per cento di assenteismo totale, che è comunque un dato migliore rispetto al record del 17 per cento raggiunto sotto la giunta di Ignazio Marino.
Si era arrivati addirittura a ipotizzare un rinvio dell’apertura delle scuole dopo le vacanze natalizie per ragioni igieniche, invece le tremila scuole romane lunedì mattina hanno riaperto i battenti senza problemi. Dal Campidoglio hanno fatto subito sapere «che dai primi riscontri sul campo la maggior parte delle circa tremila scuole di Roma è stata monitorata già questa mattina. Tutte le eventuali criticità sono oggetto di intervento urgente in modo da ripristinare il decoro già entro la giornata di oggi».
Per dare spiegazioni di questo dramma dei rifiuti che ancora una volta ha colpito Roma trasformandola da capitale della “Grande bellezza” a capitale della “Grande monnezza”, ci sono anche le letture complottistiche: a dicembre l’antitrust ha avviato un’istruttoria su un cartello fra le maggiori aziende del settore che costringerebbe la società capitolina dei rifiuti ad alzare la base d’asta per lo smaltimento dell’immondizia indifferenziata fuori dalla Regione. Non a caso le due ultime gare bandite da Ama Spa, rispettivamente nel febbraio e nel luglio 2018 erano andate deserte, nonostante i prezzi iniziali fossero più vantaggiosi o comunque allineati alle precedenti aggiudicazioni e ai prezzi del mercato.
Un’ipotesi che non rasserena una delle due autrici del video: «È 30 anni che vivo a Roma», ha detto Maria Amelia Monti. «È la mia città adottiva. La amo. È una città per orfani. Io milanese, mio marito di Pavia, torinesi, palermitani... Orfani delle nostre città, abbiamo scelto di vivere qui per lavoro e siamo stati accolti. Ora però è come un malato terminale che peggiora, ma tutti continuano a dirgli che ha un aspetto migliore. Piange il cuore vedere come è ridotta».