Nella chiesetta della Natività

Rubate a Castro la statua di Maria Bambina e la testa di un angelo. Furto su commissione?

Mobilitato il nucleo per la tutela del patrimonio artistico dei carabinieri di Monza

Rubate a Castro la statua di Maria Bambina e la testa di un angelo. Furto su commissione?
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Mercoledì 18 agosto, ore 15. A Castro don Giuseppe Azzola, parroco del paese, si reca alla chiesetta della Natività di Maria. Il luogo sacro si trova sulla strada che porta alla rocca di San Lorenzo, vicino al cimitero e custodisce in una teca sotto l'altare la statua di Maria Bambina, un'opera sacra a cui tanti in quella comunità sono affezionati: il volto realizzato in cera e abiti ricamati di colore bianco. Tuttavia, quando il sacerdote entra, si accorge subito che qualcosa di terribile è avvenuto: qualcuno ha aperto lo sportellino della teca e ha rubato la statua.

Ma i ladri non si sono fermati lì, perché anche una testa di angioletto decorativa in marmo, realizzata dalla bottega Fantoni e risalente al XVIII secolo, è stata staccata dalla sua collocazione e portata via. A quel punto il parroco ha sporto denuncia dai carabinieri e i militari del nucleo per la tutela del patrimonio artistico di Monza sono entrati in azione, portando avanti le indagini nel tentativo di scoprire i colpevoli e recuperare le due opere.

Il furto, stando a quanto affermato da don Giuseppe, deve essere stato commesso tra le 8 e le 15, ora in cui è arrivato per controllare che fosse tutto a posto. La chiesetta è aperta dalle 8 alle 20 ed è incustodita, inoltre in zona non è presente la videosorveglianza. Tutti elementi che hanno facilitato il compito dei ladri. L'ipotesi è che abbiano agito su commissione, per conto di persone che poi intendono vendere la statua e la testa in marmo al mercato nero o a collezionisti privati.

Non è la prima volta che avviene un furto in quel luogo sacro: un altro caso c'era stato dieci anni fa, quando venne rubata una cornice lignea, con le statue di Davide e Salomone, anch'essa realizzata dalla bottega Fantoni e acquistata dalla comunità nel 1783-1787. Della cornice si sono perse le tracce.

Lo sdegno della comunità di Castro è stato espresso dal sindaco Mariano Foresti. La statua di Maria Bambina, prima di essere collocata nella chiesetta da cui è stata rubata, si trovava nella chiesa dell'asilo delle suore e anche per questo rappresenta un simbolo a cui più generazioni di castrensi sono legate.

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