Rubavano materiale dai centri odontoiatrici (anche in Bergamasca): in carcere 4 uomini
Ad arrestare i quattro malviventi, originari dell'Europa dell'est, è stata la Squadra Mobile di Brescia. Recuperate a bordo di un furgone 250 mila euro di attrezzature
La Squadra Mobile di Brescia ha arrestato e portato nel carcere “Nerio Fischione” mercoledì scorso (1 dicembre) quattro uomini originari dell’Europa dell’est, di cui due ritenuti essere gli autori del furto avvenuto a novembre in un laboratorio odontotecnico di Treviglio, dal quale furono rubate strumentazioni dal valore di circa 200 mila euro. Un bottino ritrovato il giorno dopo a Brescia a bordo di un veicolo destinato all’estero.
Come riportano i colleghi di PrimaBrescia, ad attirare l’attenzione della pattuglia è stato un furgone rubato, con targhe false, parcheggiato in città. Dopo qualche minuto è arrivata un’altra automobile con a bordo i quattro uomini: due uomini sono rimasti all’interno e hanno iniziato a perlustrare l’area, gli altri due hanno raggiunto a piedi il furgone rubato, sono saltati a bordo e hanno tentato di avviarlo per allontanarsi. È stato in quel frangente che i poliziotti sono intervenuti per identificarli, ma la coppia ha cercato di fuggire lanciando addosso agli agenti anche alcuni estintori.
Nella fuga uno dei due malviventi e uno dei due poliziotti sono stati anche investiti da un’automobilista che non è riuscito a evitare l’impatto: il ladro ha riportato solo lievi escoriazioni, mentre il poliziotto ferite e traumi per cui è stato necessario l’intervento del soccorso sanitario e il ricovero in osservazione all’ospedale “Poliambulanza” di Brescia.
Dentro al furgone sono stati trovati materiali e attrezzature tecniche del valore di circa 250 mila euro. Un bottino che era stato rubato nelle prime ore dello stesso giorno in uno studio odontoiatrico della provincia di Bergamo; l’attrezzatura è stata restituita al proprietario.
Gli accertamenti della Squadra Mobile sono proseguiti e hanno permesso di rintracciare anche gli altri due uomini, che nel frattempo si erano allontanati in auto. Perquisendo alcuni locali di proprietà degli arrestati gli agenti hanno trovato le chiavi di accensione di un’auto di proprietà dello studio odontoiatrico a cui era stata rubata la merce, uno zaino nero contenente un “Jammer” o disturbatore di frequenza, uno strumento usato per neutralizzare i sistemi di allarme e aprire le autovetture, torce frontali, chiavi neutre con telecomando per aprire le serrature delle auto, due telefoni cellulari utilizzati come telefoni “dedicati” e ulteriori oggetti ritenuti essere il bottino di altri furti, in merito ai quali sono in corso ulteriori approfondimenti.