Il caso

Rubavano sigarette, profumi e perfino gratta e vinci sugli aerei low cost: steward nei guai

La Guardia di Finanza di Bergamo ha scoperto la truffa grazie a un controllo in un bar della città

Rubavano sigarette, profumi e perfino gratta e vinci sugli aerei low cost: steward nei guai

Insospettabile contrabbando ad alta quota smascherato dalla Guardia di Finanza di Bergamo. Nella mattinata di oggi, mercoledì 1 ottobre, i militari del Comando provinciale hanno dato esecuzione a una misura cautelare nei confronti di uno steward di una nota compagnia aerea low cost: obbligo di dimora, con l’accusa di aver sottratto in maniera sistematica sigarette dagli aerei per rivenderle sul mercato nero.

Un anno di indagini

Le indagini del Nucleo di Polizia economico-finanziaria erano partite nel luglio 2024 da un controllo in un bar di Bergamo, dove il titolare era stato arrestato con più di 30 chili di “bionde” di contrabbando e 45 grammi di cocaina. Da lì, il filo ha portato a due assistenti di volo: i finanzieri hanno ricostruito un sistema collaudato in cui non solo sigarette, ma anche alcolici, profumi e gratta e vinci venivano sottratti dalle stive e dalle cambuse degli aeromobili. Per eludere i controlli, i due rompevano i sigilli apposti dalla compagnia, sostituendoli con altri integri procurati in anticipo.

Gratta e vinci galeotti

Ma c’è di più. Durante i voli, i due steward proponevano gratta e vinci e raccoglievano donazioni “benefiche”, invitando i passeggeri a pagare in contanti per un guasto al Pos. Quei soldi, però, finivano direttamente nelle loro tasche.

Profilo basso ma non abbastanza

Hanno cercato di non dare troppo nell’occhio, i due steward, con spese in linea con il loro stile di vita. Fino a un certo punto. Poi sono arrivati piscina in giardino, pannelli solari, pavimenti nuovi, auto sostituita più volte. Per giustificare le spese, uno di loro è arrivato perfino a chiedere un prestito bancario da 30mila euro, poi rapidamente estinto con bonifici della madre e della sorella. Ma i soldi, in realtà, provenivano da un corto circuito ben architettato.

Il colpo finale

La parola fine alla loro parabola è arrivata con le perquisizioni di maggio: sequestrati circa 30 chili di tabacco lavorato, 112 sigilli, profumi, alcolici, più di 3.000 gratta e vinci e persino un’auto elettrica trasformata in mezzo di contrabbando.