Caro Salvini, vogliamo la verità sui vergognosi fatti di Firenze
«Una grande Atalanta che ha strappato un ottimo risultato, più di tremila Atalantini che non hanno arrecato nessun problema di ordine pubblico. E, invece, a 500 metri dal casello di Firenze Sud, dopo la partita è accaduto qualcosa che al momento fatichiamo a comprendere. Precisiamo che non c’è stato nessun contatto con la tifoseria viola, né prima né dopo la partita e il clima era di assoluta tranquillità. Sulla strada del ritorno, scortata in superstrada, la carovana dei quasi 20 bus viene separata e divisa dalle forze dell'ordine per, così riferiscono, "controllare un pullman che si stava staccando". Ma come è possibile che in una superstrada dedicata in quel momento solo al nostro passaggio (con centinaia di forze dell’ordine presenti) che un bus si stacchi completamente dal resto della carovana a 500 metri di distanza dal casello autostradale senza alcuna possibilità di deviare il percorso? È qui che il reparto celere fa accostare il primo pullman, facendo aprire le porte e salendo a bordo (già in assetto antisommossa), colpendo e ferendo indistintamente tutti gli occupanti e rompendo i finestrini dopo aver divelto la porta anteriore. La "Curva Nord Bergamo" vuole ricordare tutto il lavoro fatto negli anni proprio per evitare queste situazioni, dove, grazie al caos, nel passato scaturivano scontri con la polizia, totalmente inutili e molto spesso senza un vero motivo. Vogliamo la verità su quanto accaduto ieri in quella superstrada, i tifosi atalantini non avevano nessun motivo per creare casini quindi molto probabilmente qualcosa nella gestione dell'ordine pubblico non ha funzionato. Chiediamo a chiunque abbia foto, video o semplicemente testimonianze dirette di scrivere a sostienilacurva@tim.it».
Sono scioccanti i racconti e le testimonianze che, in queste ore, dilagano sul web a proposito di ciò che è accaduto mercoledì notte, a cinquecento metri dal casello di Firenze Sud. Per questo, credo che sia illuminante riportare integralmente il post pubblicato ieri sera sulla pagina Facebook “Sostieni la Curva”, poiché è allucinante che, nell’Anno Domini 2019, possano ancora accadere episodi di inaudita gravità come quello di cui sono rimaste vittime decine di tifosi atalantini. Questi hanno denunciato di essere stati picchiati e malmenati dalla Polizia. E titolo migliore Sostieni la Curva non poteva trovare: «Vogliamo la verità». Stavolta, niente deve restare come se nulla fosse successo e lo chiediamo forte e chiaro al Ministro degli Interni, Matteo Salvini, tifoso del Milan, conclamato conoscitore del mondo ultrà: da lui dipendono il Questore di Firenze e del suo dicastero è emanazione l’Osservatorio sule manifestazioni sportive del Viminale, ai quali il bergamasco onorevole Daniele Belotti si è rivolto con un’interrogazione per chiedere un’indagine amministrativa sui fatti di Firenze Sud.
Da anni, il comportamento della tifoseria nerazzurra è sempre stato corretto. E tutto questo nonostante l’incredibile accanimento contro il suo leader storico, Claudio Galimberti, il Bocia, che da un quarto di secolo non può mettere piede allo stadio, anche se ha saldato i conti con la giustizia, anche se, a una a una, sono cadute le accuse alla base dei daspo senza fine che gli sono stati inflitti con cronometrico tempismo. Il 6 marzo è in programma un’udienza chiave, alll’inizio di aprile ce ne sarà un’altra in Cassazione. Dopodomani, a Bergamo, l'Atalanta e la Fiorentina si ritrovano di fronte: possiamo soltanto immaginare in quale stato di tensione questa partita si giocherà sugli spalti dopo i pestaggi di Firenze Sud. Abbiamo il diritto di sapere la verità.