Il ragazzo ha confessato

Sara, uccisa carbonizzata dall'ex Ecco la ricostruzione dei fatti

Sara, uccisa carbonizzata dall'ex Ecco la ricostruzione dei fatti
Pubblicato:
Aggiornato:

 

Con il passare delle ore, si fa sempre più chiarezza sulla tragica morte di Sara Di Pietrantonio, la ventiduenne studentessa di economia trovata carbonizzata nei pressi di via Magliana, a Roma, alle prime luci del mattino di sabato 28 maggio. Ha confessato di essere l'autore dell'omicidio Vincenzo Paduano, 27 anni, ex fidanzato di Sara e incastrato da alcuni filmati tratti da una telecamera di sicurezza posta in via Magliana a guardia di una fabbrica di calcestruzzo. Dopo 8 ore di interrogatorio il ragazzo ha ammesso di aver provocato la morte di Sara, seppur involontariamente. Il movente di tutto, è emerso, è la rabbia di Vincenzo per essere stato lasciato dalla Di Pietrantonio, fatto avvenuto circa una settimana fa e che il giovane non era intenzionato ad accettare. Cerchiamo, dunque, di ripercorrere questa tragica vicenda.

 

sara-di-pietrantonio1-770x601

 

Lo svolgimento dei fatti. Alle 4.30 di sabato 28 maggio, è stato rinvenuto dalle forze dell'ordine il corpo carbonizzato di Sara Di Pietrantonio: il luogo del ritrovamento è stata via Magliana, a Roma, e a pochi metri di distanza c'era la macchina della ragazza, una Toyota Aygo, anch'essa distrutta dalle fiamme. La polizia era stata allertata dalla madre di Sara, Concetta Raccuia, la quale si era preoccupata per il fatto che la figlia non fosse ancora rincasata. Nel pomeriggio di quel giorno, Sara era andata ad un evento di danza con le amiche della scuola di ballo, per poi trascorrere la serata con un'amica, Flaminia. Ad un certo punto Sara avrebbe raggiunto in un locale il suo nuovo ragazzo, con il quale stava da pochi giorni, per poi spostarsi a casa di questo, intorno all'1.30. Una volta uscita dall'appartamento per ritornare a casa, la giovane sarebbe stata intercettata lungo la strada dal suo ex, Vincenzo Paduano, con il quale si era lasciata solo una settimana prima. Già nelle ore precedenti, prima che Sara andasse all'evento di danza, Vincenzo si era presentato sotto casa dell'ormai ex ragazza, dando vita ad una lite a cui avrebbe assistito anche la madre di lei.

Paduano, dunque, avrebbe costretto Sara ad accostare la macchina, parrebbe addirittura speronandola, e a farlo salire. I due avrebbero litigato, dopodiché Vincenzo avrebbe cosparso la macchina e la ragazza di alcol, che si era portato dietro (cosa che fa pensare ad una premeditazione), per poi dare fuoco all'automobile e alla giovane. Sara sarebbe riuscita a scendere dalla vettura per cercare di mettersi in salvo, ma Vincenzo l'avrebbe raggiunta poco lontano, forse (lo accerterà l'autopsia) per strangolarla. Una volta compiuto l'omicidio, Paduano sarebbe tornato sulla propria macchina e sarebbe tornato a lavorare (è vigilante presso un palazzo dell'Eur). Il tutto sarebbe avvenuto fra le 4.06 e le 4.20 del mattino. Nel giro di pochi minuti sono arrivati prima e pompieri, chiamati dal vicinato in seguito all'incendio dell'automobile, e subito dopo la polizia.

 

Sara-Di-Pietrantonio-770x472

 

L'interrogatorio di Paduano e la conseguente verità. Vincenzo è stato immediatamente intercettato dalle forze dell'ordine e portato in questura per essere interrogato, poiché, come detto, una telecamera di sicurezza di una fabbrica di calcestruzzo avrebbe filmato il momento in cui il ragazzo ha intercettato l'automobile di Sara. Dopo 8 ore di interrogatorio, Paduano ha confessato tutto, confermando la versione dei fatti sopra esposta. È inoltre emerso che già prima che lui e Sara si lasciassero c'erano stati alcuni episodi di violenza che la ragazza, però, non aveva mai denunciato. Su vari quotidiani di oggi sono state riportate alcune frasi che Vincenzo avrebbe pronunciato durante l'interrogatorio: “Volevo solo spaventarla”, “Ho accesso una sigaretta e poi non sapevo più che fare, quindi sono scappato”. E ancora: “Sì sono uscito dal lavoro e sono andato a cercare Sara. Sapevo che stava dal nuovo fidanzato e l'ho aspettata sotto casa”, “li ho visti arrivare in macchina insieme e ho aspettato fino a quando lei non è andata via. So che strada fa per arrivare a casa e quindi l'ho preceduta per bloccarla. Quando è passata l'ho inseguita per un po' e poi l'ho stretta con la macchina per farla fermare. Abbiamo cominciato a litigare e io ho tirato fuori una bottiglietta di alcol che avevo portato. L'ho spruzzato nell’auto, anche addosso a Sara. Ma volevo solo spaventarla. Quando è scappata ho deciso di rincorrerla. Eravamo vicinissimi. Poi non so bene che cosa è successo. Mi sono acceso una sigaretta e lei ha preso fuoco”. Vincenzo, insomma, pare stia tentando di far passare l'accaduto per un incidente, ma gli inquirenti non ne sono per nulla convinti, tanto che su di lui penderebbero già le accuse di omicidio volontario premeditato e stalking.

 

Seguici sui nostri canali