Sasso lanciato sul parabrezza dopo la Montenegrone: casi analoghi, autorità in allerta
Elena Zanga viaggiava verso Seriate con la famiglia quando un sasso grosso come un pompelmo ha colpito il parabrezza. Sebbene non ci siano denunce alle forze dell'ordine, pare che la situazione si fosse già ripetuta
A 48 ore di distanza da quella che poteva essere una tragedia è passata anche la paura, ma non la determinazione perché episodi del genere non si verifichino più. È una domenica pomeriggio come tante altre quando il parabrezza dell’auto su cui viaggiano la personal trainer Elena Zanga, il suo compagno e il loro bambino di pochi mesi viene colpito da un sasso grosso «come un pompelmo», lanciato dal cavalcavia all’uscita dalla galleria Montenegrone.
Sconosciuto l'autore del gesto; il parabrezza non è stato perforato, ma poco ci è mancato. Il fatto, immediatamente denunciato ai carabinieri di Albino, ha allarmato la Provincia e i sindaci della zona. Il tratto in cui è accaduto l’episodio denunciato dalla personal trainer potrebbe essere nel territorio di Scanzorosciate, dove corre una passerella che porta a Gavarno di Nembro. Al momento, sia agli uffici comunali sia a quelli provinciali, non sono arrivate richieste di approfondimenti o segnalazioni di casi analoghi. Anche ai carabinieri non risultano denunce analoghe da gennaio. Sui social però, sin dalle ore immediatamente successive alla denuncia della Zanga, diverse persone hanno raccontato di situazioni analoghe.
Come riporta Corriere Bergamo, mercoledì della scorsa settimana due fotografi avrebbero vissuto un fatto analogo, che non hanno denunciato per la fretta legata al lavoro e perché il danno è stato limitato. Erano circa le 9 del mattino quando lungo la stessa superstrada e nella stessa direzione (verso Seriate) poco prima della galleria qualcosa di scuro, tondo e grosso ha colpito la capotta, fortunatamente di striscio. Insomma, il problema pare sussista e servono approfondimenti per evitare che si arrivi alla tragedia.