La fuga e i soccorsi

Scappa in autostrada dal marito ribellandosi alle sue violenze

Scappa in autostrada dal marito ribellandosi alle sue violenze
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Una pattuglia della Polizia stradale di Seriate ha arrestato domenica scorsa un cittadino tunisino di 36 anni dopo che, ubriaco, aveva preso a pugni e schiaffi sua moglie, 55 anni, originaria di Brescia. Entrambi si trovavano a bordo di una Passat, guidata dalla donna, che percorreva l’autostrada A4 in direzione di Milano. I fatti sono accaduti alle 8.30 di mattina all’altezza di Dalmine. La coppia, originaria di Saronno, dopo aver fatto visita ad alcuni amici di Bergamo, stava rientrando a casa, quando l’uomo, per futili motivi, ha iniziato a picchiare violentemente la compagna, colpendola al volto, incurante del fatto che avrebbe anche potuto provocare un incidente. La donna, spaventata dal comportamento del compagno, ha deciso di fermare l’auto in una piazzola di sosta lungo l’autostrada, riuscendo a sottrarsi alle percosse e a scendere dal veicolo, telefonando al 112 per chiedere aiuto.

Il marito, però, sceso a sua volta dall’auto, è riuscito a strapparle il telefono dalle mani, ricacciandola con la forza e con ripetuti insulti all’interno dell’abitacolo. Una volta all’interno dell’auto, ha costretto la donna a rimettersi in viaggio verso Saronno. Sono stati vani i ripetuti tentativi messi in atto dalla signora per chiedere aiuto agli automobilisti sporgendosi dalla piazzola, cercando di attirare l’attenzione dei viaggiatori sui veicoli in transito e tentando di fermare le automobili di passaggio.

 

 

Nel frattempo, la segnalazione telefonica giunta al 112 aveva allertato le forze dell’ordine e una pattuglia della Polizia stradale di Seriate, dopo aver ricevuto la comunicazione di quanto stava avvenendo dalla centrale operativa, si è messa in moto, iniziando le ricerche dell’automobile segnalata, una Volkswagen Passat. Nel frattempo, la coppia aveva raggiunto e superato il casello di Agrate e, nei pressi dell’area di servizio Brianza, la donna era nuovamente riuscita a fermarsi e ad abbandonare il veicolo. Per sfuggire al marito violento si era messa a correre lungo la corsia di emergenza e durante la corsa cercava di telefonare, nel tentativo disperato di chiedere soccorso. In un estremo gesto, per sfuggire alla furia dell’uomo che la inseguiva, aveva anche attraversato la carreggiata autostradale, ed è stato proprio in quel frangente che gli agenti della pattuglia della Polizia stradale sono riusciti a raggiungerla, prestandole soccorso.

Dopo averla rassicurata, hanno richiesto un’ambulanza che l’ha accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda di Milano, dove i medici l’hanno giudicata guaribile in 21 giorni per le percosse subite soprattutto al volto. Il compagno della vittima è stato quindi arrestato e portato in caserma per i primi accertamenti dove; dopo essere stata dimessa dall’ospedale, è arrivata in caserma anche la moglie che ha sporto denuncia contro il marito, nonostante esistesse da parte delle autorità la possibilità di agire d’ufficio a seguito della prognosi.

 

 

Agli agenti la donna, oltre a ricostruire l’accaduto, ha raccontato il difficile rapporto con il coniuge, caratterizzato da numerosi episodi di violenza. Il giorno prima la coppia si era recata a Dalmine per incontrare alcuni conoscenti del marito, suoi connazionali, in compagnia dei quali l’uomo aveva consumato una notevole quantità di alcolici. Non era la prima volta che si ubriacava e in tali circostanze, ha raccontato la donna agli agenti, bastava un nonnulla per farlo esplodere in tutta la sua forza violenta. Cosa che si è puntualmente verificata durante il tragitto verso casa, mentre in automobile stavano percorrendo l’autostrada.

In caserma la signora ha raccontato di aver conosciuto il marito quattro anni prima, spiegando che solo dopo il matrimonio l’uomo aveva svelato la sua vera natura, percuotendola per futili motivi e arrivando persino a romperle uno zigomo, le dita di una mano, a strapparle i capelli e a provocarle numerose altre ferite e lesioni, tutte documentate dai referti medici, rilasciati dagli ospedali dove la donna si recava a farsi medicare, in particolare dall’ospedale di Saronno. Più volte le forze dell’ordine le avevano chiesto se intendesse sporgere denuncia, ma lei non l’aveva mai voluto fare. Le ragioni della ritrosia vanno ricercate certamente nella paura di una vendetta da parte dell’uomo, ma anche nella speranza di un cambiamento che la moglie ha sempre nutrito nei confronti del marito sposato per amore.

 

 

Quest’ultimo episodio di violenza contro una donna fortunatamente non ha avuto conseguenze tragiche, grazie al pronto intervento degli agenti della Polizia stradale di Seriate, che dopo aver messo al sicuro la vittima hanno arrestato il suo aggressore, e alla decisione della donna di denunciare tutte le violenze subite. Il marito, che ha precedenti penali per spaccio e ricettazione, è stato arrestato con l’accusa di lesioni aggravate, maltrattamenti continuati in famiglia e furto (avendo sottratto il telefono alla moglie mentre cercava di sfuggirgli) ed è stato trasferito nel carcere di Bergamo, dove si trova in attesa dell’interrogatorio per la convalida del fermo. La moglie invece, ancora ferita e sotto choc, è stata accompagnata dalla figlia, informata di quanto accaduto dagli agenti della Polizia stradale, e affidata alle sue cure, con l’auspicio che da ora per la donna possa iniziare una nuova fase della vita.

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