l'allarme

Schizzano i prezzi di frutta e verdura. Altolà di Coldiretti: «Fermate le speculazioni»

I prodotti al consumo stanno avendo un accrescimento di costo a volte eccessivo dovuto alla quarantena degli italiani unitamente ai ristoranti chiusi e alla difficoltà dei trasporti.

Schizzano i prezzi di frutta e verdura. Altolà di Coldiretti: «Fermate le speculazioni»
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Schizzano i prezzi al consumo: dalla frutta (+8,4%) alla verdura (+5%), ma anche latte (+4,1%) e salumi (+3,4%) spinti dalla corsa agli acquisti degli italiani in quarantena e dallo sconvolgimento in atto sul mercato per le limitazioni ai consumi fuori casa, per le chiusure imposte alla ristorazione dall’emergenza coronavirus. È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sull’impatto del lockdown sui prezzi dei prodotti alimentari sulla base dei dati Istat relativi ad aprile. «Occorre fermare le speculazioni sui prezzi dei beni di prima necessità, per difendere la capacità delle famiglie di rifornire le dispense di casa con cibo e bevande e garantire un giusto compenso agli agricoltori», è quanto ha chiesto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’incontro con il premier Giuseppe Conte per fare il punto sulle misure in campo con il Decreto di maggio contro gli effetti dell’emergenza coronavirus. «È fondamentale - sottolinea Prandini - garantire la stabilità dei prezzi lungo tutta la filiera per bloccare ogni tentativo di speculazione a danno dei consumatori e degli agricoltori che devono poter continuare a produrre per difendere la sovranità alimentare del Paese in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali».

Ettore Prandini

In contrasto con l’andamento dell’inflazione, che ad aprile su base tendenziale si è azzerata, il carrello della spesa registra un rincaro rilevante per molti prodotti alimentari la cui domanda - sottolinea la Coldiretti - è stata fortemente influenzata dal lungo periodo di quarantena. Con l’emergenza Coronavirus gli italiani - precisa la Coldiretti - vanno a caccia di vitamine per aiutare a rafforzare il sistema immunitario contro il virus con balzi della spesa trainati dalla voglia di avere in casa una riserva naturale consigliata anche dall’Istituto superiore di sanità che sul sito, nei consigli sull’alimentazione durante l’emergenza COVID-19, invita proprio ad «aumentare la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta con più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata». Ma a spingere in alto la spesa è stata anche la paura di rimanere senza scorte con la dispensa vuota che ha favorito l’acquisto di prodotti a lunga conservazione. Infatti ad aumentare – continua la Coldiretti – è anche il prezzo della pasta (+3,7%), dei piatti pronti (+2,5%), del burro (+2,5%), dei formaggi +2,4%), dello zucchero (+2,4%), degli alcolici (+2,1%) delle carni (+2%), del pesce surgelato (+4,2%) e dell’acqua (+2,6%).


A pesare - spiega la Coldiretti - è il persistere della chiusura di ristoranti, bar, agriturismi e, in molte regioni, anche dei mercati rionali e degli agricoltori che moltiplicando le offerte ampliano la concorrenza aumentando le possibilità di scelta dei consumatori. Una situazione aggravata dai problemi nei trasporti per le difficoltà dei camion a viaggiare a pieno carico sia all’andata che al ritorno in conseguenza del blocco di molte attività produttive, con la conseguenza che quasi sei aziende ortofrutticole su dieci (57%) sono in difficoltà secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’ che evidenzia anche la frenata nelle esportazioni Made in Italy.

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