Scontri tra tifosi prima di Atalanta-Lecce, botte e un sostenitore nerazzurro arrestato
Un bergamasco fermato in viale Giulio Cesare per resistenza a pubblico ufficiale. I gruppi pare si fossero dati appuntamento per regolare i conti
Disordini e scontri tra tifosi ieri (domenica 19 febbraio) a Bergamo: è avvenuto in occasione della partita Atalanta-Lecce, conclusasi con un 1-2 per la squadra salentina. In un caso, un gruppo di tifosi leccesi ha tentato lo scontro - senza riuscirci - con dei sostenitori nerazzurri in zona rondò delle Valli, ma è stato fermato dalle forze dell'ordine; in zona Redona, invece, degli atalantini sono entrati in contatto con i leccesi.
Gli scontri
Il primo episodio, riportato da L’Eco di Bergamo, è avvenuto all’incirca alle 10.20, quando un centinaio di tifosi giallorossi è arrivato, anche a bordo di alcuni minivan, in area circonvallazione nel tratto che va dal rondò delle Valli a quello di Monterosso: l’intento era quello di assaltare i tifosi di casa, ma la Polizia è riuscita a evitare il peggio, bloccandoli ed evitando feriti gravi.
La situazione più critica però c’è stata poco prima, intorno alle 9.30, quando in via Buttaro, nel quartiere di Redona, ultras nerazzurri si sono scontrati con quelli leccesi. I dettagli sono riportati da BergamoNews: ai tafferugli hanno partecipato in tutto una trentina di persone, prima sono volati insulti, poi si è passati alla violenza fisica con pugni e calci. Dopo circa una ventina di minuti e la chiamata al 112 dei residenti preoccupati, è arrivata la Polizia insieme ai carabinieri, già in servizio per presidiare lo stadio per l’incontro delle 12.30.
Un atalantino arrestato
La maggior parte dei partecipanti alla rissa, però, era riuscita a dileguarsi, tranne un bergamasco che è stato arrestato in viale Giulio Cesare per resistenza a pubblico ufficiale.
Sembra che alla base degli scontri tra le due tifoserie ci siano vecchi rancori: i soggetti si erano dati appuntamento lontano dallo stadio proprio per evitare che agenti e militari arrivassero subito, per poter regolare i conti. Nonostante le botte, sembra che nessuno di loro sia ricorso alle cure mediche, probabilmente per evitare di essere identificati.