Falsi annunci

Scoperto gruppo criminale che truffava online: tre di loro sono della Bergamasca

Gli indagati avrebbero intascato, fingendo di vendere auto online, un totale di oltre 50mila euro con carte di debito di complici

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Truffavano la gente con falsi annunci di auto in vendita: sono così finite agli arresti o indagate diverse persone nelle province di Monza Brianza e Bergamo.

Le persone arrestate sul nostro territorio sono un 54enne di Dalmine e un 34enne del capoluogo, entrambi in carcere, e una 49enne di Capriate San Gervasio, destinataria di un obbligo di dimora. A riportare la vicenda sono i colleghi di PrimaLaMartesana.

I provvedimenti

Le indagini dei carabinieri della stazione di Vimercate sono scattate nel novembre del 2022, dopo la denuncia del titolare di una carta PostePay che aveva notato, sul proprio estratto conto, alcuni movimenti anomali. Nella mattinata di ieri (martedì 7 maggio), i militari insieme ai colleghi dei rispettivi luoghi di residenza hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali, emessa dal gip del Tribunale su richiesta della Procura di Monza.

I provvedimenti sono nei confronti di quattro persone di nazionalità italiana, tutte già note alle forze dell’ordine, gravemente indiziate dei reati di associazione per delinquere, truffa, sostituzione di persona ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento. A finire nei guai, anche un cinquantenne di Burago di Molgora, anche lui destinatario di obbligo di dimora, mentre a carico di altri otto soggetti, indagati quali presunti complici, si è proceduto in stato di libertà.

Le indagini

L’attività investigativa è nata dalla denuncia del titolare di una carta PostePay che aveva notato sul proprio estratto conto alcuni movimenti anomali: le indagini hanno consentito inizialmente di individuare nel figlio del denunciante l’autore delle operazioni non riconosciute e, in seguito, di verificare che erano correlate ad accrediti operati da persone risultate vittime di truffe online, fatte mettendo "annunci esca" su note piattaforme per la compravendita di autoveicoli.

Le ignare vittime, interessate all’acquisto di un veicolo, il cui annuncio di vendita era spesso corredato anche di fotografie e informazioni dettagliate, contattavano il finto venditore al recapito indicato e versavano una somma di denaro a titolo di anticipo, in attesa di perfezionare l’operazione, riservandosi di corrispondere il saldo all’atto della consegna del bene. Tuttavia, l’affare non si concretizzava mai, perché gli autori delle truffe, dopo aver incassato l’anticipo concordato, si rendevano irreperibili.

Attraverso la raccolta e l'analisi delle denunce delle vittime, il pedinamento e l'osservazione dei partecipanti al sodalizio e ancora perquisizioni e sequestri di dispositivi informatici, carte di debito e altri beni della disponibilità degli indagati, ritenuti pertinenti ai reati, i carabinieri sono quindi riusciti a incastrare il gruppo.

Un gruppo criminale

Al termine degli approfondimenti investigativi sarebbe emersa, infatti, l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale, i cui principali esponenti, individuati nei destinatari delle misure cautelari eseguite, si servivano di altri affiliati che ponevano a disposizione dell’organizzazione le carte di debito, utilizzate per ricevere gli indebiti accrediti, intascando a titolo di compenso una percentuale sulle operazioni fraudolente.

Gli indagati si riunivano in un noto locale di ristorazione di Agrate Brianza - i cui titolari e il personale sono risultati estranei alla vicenda -, dove venivano concordate le fasi e le modalità di ciascuna truffa, nonché la spartizione dei proventi. Dalle risultanze, sarebbero avvenute 25 truffe ai danni di vittime residenti rispettivamente nelle province di Monza e Brianza, Vicenza, Udine, Torino, Arezzo, Napoli, Lecce, Siena, Padova, Mantova e Prato.

In totale avrebbero fruttato, tra l’agosto 2022 e il giugno 2023, proventi illeciti per oltre cinquantamila euro. Le indagini proseguono anche per individuare possibili ulteriori truffe.

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